Il Ministero del Lavoro aveva garantito rapidità, semplicità e sicurezza; invece è già andato in tilt il nuovo sistema delle dimissioni telematiche, una delle riforme previste dal Jobs Act ed entrato in vigore dal 12 marzo. Lo denuncia la Cisl Emilia Centrale, che non esita a parlare di “caos per le dimissioni on line”. «A dieci giorni dall’avvio della norma che obbliga i lavoratori a certificare le dimissioni presso un patronato, organizzazione sindacale o ente bilaterale, la piattaforma è già~bloccata e non permette gli accessi a tutti gli operatori – afferma Domenico Chiatto, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale con delega alle politiche del lavoro – Verosimilmente, il portale clic lavoro del Ministero non era predisposto a una tale quantità di richieste, per cui è andato subito in tilt. A livello nazionale abbiamo già chiesto al Ministero di sbloccare al più presto la piattaforma. Anche a Modena esiste questo problema, che rischia di tenere bloccati i lavoratori intenzionati a cambiare azienda».
La Cisl Emilia Centrale si è già attrezzata per svolgere questo servizio sia con il suo patronato Inas che con le categorie. «Tuttavia ci preoccupa la logica di delegare sempre più servizi alle organizzazioni sindacali, soprattutto – sottolinea Chiatto – quando gli strumenti a disposizione non sono adeguati. In attesa della soluzione del problema, cercheremo di assistere al meglio i lavoratori che si rivolgono ai nostri uffici». Ricordiamo che dal 12 marzo le dimissioni volontarie e~la risoluzione consensuale~del rapporto di lavoro~devono essere effettuate~in~modalità esclusivamente telematiche, tramite una procedura on line accessibile dal sito del Ministero del Lavoro e Politiche sociali. Per far conoscere la procedura ai cittadini e ai soggetti abilitati – patronati, organizzazioni sindacali, enti bilaterali e commissioni di certificazione – il Ministero ha predisposto una campagna di comunicazione con spot radio e televisivi. «La procedura on line punta anche a rendere più trasparente il rapporto di lavoro, oltre che a tutelare i lavoratori più deboli – aggiunge Chiatto – Come dichiarato dal ministro Poletti, con l’entrata in vigore delle dimissioni telematiche speriamo si chiuda definitivamente l’indecente pratica delle dimissioni in bianco, che hanno colpito in passato tante donne, solo perché c’era il rischio che potessero diventare mamme. L’intenzione, quindi, è buona, peccato che per adesso funzioni male», conclude il sindacalista della Cisl Emilia Centrale.