Nella mattinata di oggi presso la Prefettura di Modena, si è tenuta una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, Organismo che raccoglie Istituzioni pubbliche, Enti, Sindacati ed Associazioni degli stranieri variamente impegnate sul versante della integrazione dei cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia. Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti delle Unioni dei Comuni della provincia in relazione al ruolo svolto attivamente sul tema della immigrazione.
In apertura è stato fatto il punto sull’attività dell’Ufficio della Prefettura preposto all’istruttoria delle istanze per il riconoscimento della cittadinanza italiana, che risulta particolarmente impegnato a causa dell’elevatissimo numero di richieste presentate, che, nel solo anno 2015 risultano essere state 3028 mentre, nello stesso periodo, sono stati rilasciati 2700 decreti di naturalizzazione.
Al riguardo è stato dato atto del potenziamento organico dell’Ufficio grazie all’assegnazione di tre giovani Volontari del Servizio Civile Nazionale, selezionati nei mesi scorsi a cura della Prefettura, i quali potranno contribuire efficacemente alla velocizzazione dello sviluppo delle procedure.
Anche le attività dello Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura saranno potenziate con l’assegnazione di un ulteriore Volontario presso lo Sportello.
Nel corso dell’incontro sono state inoltre esaminate le ultime direttive in materia di immigrazione diramate dal Ministero dell’Interno ed è stato fatto il punto sulle attività sviluppate dai diversi soggetti istituzionali e privati, finalizzate a favorire l’inserimento e l’orientamento degli immigrati nel tessuto sociale del territorio ovvero forme di assistenza avanzata.
È stata poi illustrata l’attività svolta dalla Prefettura nell’ambito della accoglienza di profughi richiedenti asilo, giunti in Italia e trasferiti sul territorio modenese nell’ambito delle operazioni umanitarie “Mare nostrum” e “Triton”, dando atto del proficuo ed efficace sistema di interazione e di collaborazione con gli Enti locali chiamati a condividere attivamente le scelte e le migliori strategie per affrontare le emergenze umanitarie.
A tale proposito specifico, è stata ribadita l’importanza di frequenti momenti di confronto e interlocuzione tra i Servizi Sociali dei Comuni e gli enti affidatari del servizio di gestione dell’accoglienza, al fine di condividere strategie che favoriscano l’integrazione e dei richiedenti asilo nel tessuto sociale del territorio.