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Ingegn@MOci 2016

Ingegnamoci“Dottorati e alte competenze per una nuova imprenditorialità” è il messaggio che lancia al territorio il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF di Unimore – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il quale ha chiamato istituzioni e rappresentanze del mondo dell’imprenditoria a comprendere e discutere sul valore dell’attività didattica svolta attraverso i propri corsi di laurea e dottorati di ricerca.

L’occasione è stata fornita dall’iniziativa “Ingegn@MOci 2016”, un appuntamento attraverso il quale la struttura universitaria, che oggi conta 72 iscritti alle 2 scuole di dottorato di ricerca e 3.168 iscritti ai suoi 11 corsi di laurea (+ 5,10% rispetto all’anno scorso), dopo che ha immatricolato nell’anno in corso 1.167 studenti (+ 13,52%), e che ogni anno sforna mediamente oltre 500 laureati, ha voluto dare testimonianza del ruolo e del contributo offerti alla formazione delle figure professionali richieste dalle aziende e, soprattutto, di come ha inteso ed intende declinare la sua spiccata vocazione a proporsi come partner del sistema economico-produttivo nei processi di innovazione tecnologica.

“Il nostro Dipartimento – ha spiegato il Direttore prof. Alessandro Capra – vanta un proficuo rapporto con il mondo delle imprese. Lo scopo di Ingegn@MOci è quello di coinvolgere nel dialogo anche gli studenti, i futuri laureati e i dottorandi. Vogliamo che il processo di formazione sia condiviso da tutte le parti interessate nell’ottica di un miglioramento continuo. Per farlo abbiamo messo in campo una serie di iniziative concrete, a cominciare dall’organizzazione di questo evento. Un focus speciale della giornata è dedicato alla valorizzazione del Dottorato di ricerca nel mondo del lavoro, tema trattato anche nella tavola rotonda del pomeriggio. Mi fa piacere anche constatare un notevole interesse degli enti territoriali di Modena, che riconoscono le importanti ricadute sociali di queste iniziative”.

L’appuntamento, che si è tenuto mercoledì 16 marzo 2016 nella Sala Eventi del Tecnopolo (via Vivarelli 2 – edificio 52) a Modena, è stato aperto da un incontro riservato ai Comitati di Indirizzo, organismi che hanno il compito di monitorare e valutare la qualità e l’organizzazione dei risultati della didattica e di occuparsi del coordinamento col mondo esterno, con particolare attenzione all’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, evidenziando altresì, esigenze e fabbisogni espressi dal contesto socio-economico. Ed è proseguito, poi, in forma pubblica, con un intervento del prof. Paolo Pavan di “Presentazione delle attività dei Comitati di Indirizzo”. Successivamente hanno preso la parola: il Direttore del DIEF prof. Alessandro Capra che ha illustrato le attività condotte dalle Scuole di Dottorato del DIEF e premiato le migliori tesi di dottorato di ricerca; il Vice Direttore del DIEF prof. Luigi Rovati intervenuto su “Un dottorato di ricerca su misura per le aziende” e la dott.ssa Maria Grazia D’Angelo, responsabile servizio capitale umano di Aster su “Azioni di supporto al Piano Alte Competenze per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’imprenditorialità”. Il pomeriggio è stato, quindi, concluso con una tavola rotonda sul tema dei dottorati industriali, che ha consentito di raccogliere i contributi del Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano, del Vice Sindaco di Modena dott. Gianpietro Cavazza, del dott. Alessandro Chiesa (Ferrari G.S.), dell’Ing. Stefano Carmassi (Ferrari S.p.A.), dell’Ing. Roberto Fedeli (Maserati/Alfa Romeo) e ing. Giorgio Mari (Fresenius).

“Il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – ha concluso il prof. Alessandro Capra – è mosso da grande vitalità, stimolata anche dai notevoli risultati recentemente ottenuti sul fronte della didattica, che nell’ultima indagine disponibile Censis/Repubblica assegna ai corsi di laurea della ingegneria modenese il primo posto assoluto in Italia per qualità, e della ricerca che vedono la partecipazione di suoi gruppi a ben 12 progetti europei e 7 progetti regionali, oltre all’avvio di 8 spin-off/sturt-up attivi e il deposito medio di 6 brevetti l’anno”.

ATTIVITA’ DIDATTICA

  • 11 corsi di laurea, 4 triennali (Ingegneria civile e ambientale, Ingegneria elettronica, Ingegneria informatica, Ingegneria meccanica) e 7 magistrali biennali (Ingegneria civile, Ingegneria per la sostenibilità ambientale, Ingegneria Elettronica, Ingegneria informatica, Ingegneria meccanica, Ingegneria dei materiali, Ingegneria del veicolo)
  • 2 Scuole di dottorato (Dottorato di Ricerca in Ingegneria Industriale e del territorio “Enzo Ferrari”, Dottorato di Ricerca in  Information and Communication Technologies – ICT)
  • 3 master di primo livello (Adaptive Manufacturing, Cyber Defence, Digital Forensics), 2 master di secondo livello (Ingegneria del Veicolo, Oleodinamica – Fluid Power)
  • 4 corsi di perfezionamento

CENTRI DI RICERCA

  • Centro Interdipartimentale per la Ricerca Applicata e i Servizi nel Settore della Meccanica Avanzata e della Motoristica – INTERMECH http://www.intermech.unimore.it/site/home.html (via Vivarelli 2 – Modena). InterMech – MO.RE. è il Centro Interdipartimentale per la Ricerca Applicata e i Servizi nel Settore della Meccanica Avanzata e della Motoristica. InterMech – MO.RE. offre alle imprese servizi specialistici di ricerca industriale sul tema della progettazione e sviluppo di nuovi prodotti e processi industriali, promuove e coordina studi e ricerche intersettoriali nel campo della Meccanica Avanzata e della Motoristica e svolge le attività di ricerca correlate (anche nei settori ICT, Materiali e Superfici, Meccatronica, Design Industriale), proponendosi anche quale interlocutore degli Enti Pubblici per l’avanzamento e lo sviluppo dei Tecnopoli nelle provincie di Modena e Reggio Emilia. InterMech – MO.RE. orienta le proprie attività al trasferimento tecnologico, perseguendo obiettivi di ricerca che, senza perdere la natura scientifica, siano appetibili per l’Industria, accompagnando le realtà aziendali più intraprendenti ed attente allo sviluppo tecnologico verso la creazione di innovazione. InterMech – MO.RE. vanta specifiche competenze e strumenti dedicati alla ricerca nel campo della simulazione avanzata per la progettazione meccanica e l’automotive, la soluzione di problemi legati al comportamento dinamico delle macchine, la progettazione di materiali e sistemi meccatronici e l’ottimizzazione delle superfici di contatto in riferimento ai problemi di attrito e usura. Direttore prof. Tiziano Manfredini.
  • Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale SOFTECH: ICT per le Imprese http://www.softech.unimore.it/site/home.html (via Vivarelli 2). Softech-ICT è un Centro Interdipartimentale di Ricerca in ICT per le Imprese promosso dal Dipartimento di Ingegneria “ Enzo Ferrari” e  dal Dipartimento di Economia “Marco Biagi “di UNIMORE . Softech-ICT è un laboratorio accreditato della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna, cofinanziato dall’EU FESR2007-2013, e al tempo stesso uno dei laboratori portanti del Tecnopolo di Modena. Softech-ICT svolge un ruolo di primo piano nell’ambito della Piattaforma Tecnologica “ICT e Design” della Regione e promuove, coordina e svolge attività di ricerca applicata, industriale e di trasferimento tecnologico nel settore ICT, con competenze in Informatica, Telecomunicazioni, Automatica ed Elettronica  e nei relativi modelli economici, organizzativi e di business. Direttore prof.ssa Rita Cucchiara.
  • Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza e Prevenzione dei Rischi – CRIS http://cris.unimore.it (via Vivarelli 10). Il centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza e Prevenzione dei Rischi – CRIS si dedica al tema della prevenzione, tutela e gestione della sicurezza ed alla riduzione del danno.  La sicurezza è un tema da affrontare con approccio globale che affianchi e pervada interventi più propriamente specialistici. La sicurezza si gioca intorno a tre fulcri fondamentali: il fattore umano propriamente detto, quello scientifico-tecnologico, e quello organizzativo-gestionale. Si tratta di temi di ricerca di rilevante impegno, che vanno affrontati con progetti necessariamente pluriennali e che per la loro stessa natura trasversale coinvolgono le attività di più Dipartimenti. Il Centro rappresenta una opportunità in termini di formazione di personale altamente specializzato non solo nell’uso delle nuove tecnologie, nella consapevolezza dei rischi e delle metodologie per ridurre i rischi medesimi, ma anche nel controllo dei profili normativi e dei processi funzionali ad esse connessi. Direttore prof. Michele Colajanni.
  • Centro interdipartimentale di ricerca per i servizi nel settore delle costruzioni e del territorio – CRICT (via Vivarelli 10). Il Centro raccoglie competenze e professionalità provenienti dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF e dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche con l’intento di favorire lo sviluppo dell’ingegneria sismica, idraulica e civile e le scienze geologiche ed ambientali e di promuovere studi e ricerche intersettoriali nel campo delle costruzioni e del territorio, nonché il miglioramento della qualità dell’ambiente. Direttore prof. Angelo Marcello Tarantino.

 

 

















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