Rendere i giovani consapevoli dei rischi derivanti da comportamenti scorretti e dall’uso di sostanze stupefacenti sensibilizzandoli al rispetto delle regole. È l’obiettivo dell’attività dimostrativa, preventivamente concordata con i dirigenti scolastici all’interno dei percorsi didattici, svolta giovedì 10 marzo dalla Polizia municipale di Modena in collaborazione con l’unità cinofila della Polizia municipale di Sassuolo.
Da diversi anni negli istituti superiori della città viene presentato il progetto di Educazione stradale e alla Legalità, inserito anche tra gli Itinerari didattici proposti dal Memo, nell’ambito del quale operatori della Municipale incontrano gli studenti delle classi terze. Ai ragazzi vengono illustrate l’interazione delle normative penali, civili ed amministrative, ma anche i rischi derivanti da uso e abuso di sostanze stupefacenti e alcool e dall’uso improprio di internet; si affrontano inoltre tematiche legate al bullismo, alla violenza di genere e alla prevenzione di piccoli reati.
In particolare, nell’ambito delle attività svolte per rendere gli studenti consapevoli dei rischi derivanti dal possesso e dal consumo di sostanze stupefacenti, da alcuni anni sono anche previsti interventi nelle classi in collaborazione con unità cinofile specializzate. L’obiettivo degli interventi, preventivamente concordati con i dirigenti e comunicati ai docenti, non è quindi quello di trovare sostanze stupefacenti, ma di dimostrare come l’attività di indagine si possa svolgere in ogni luogo, anche laddove i ragazzi potrebbero ritenersi al sicuro da controlli capillari perché già sotto la stretta osservanza del personale scolastico.
Le modalità di controllo sviluppate nel corso degli anni sono ormai consolidate: durante l’operazione non viene interrotta l’attività didattica della scuola, all’interno di ogni singola classe vi è un operatore della Municipale che indica di evitare comunicazioni con i telefoni cellulari per tutta la durata del controllo, pur lasciando gli apparecchi nella disponibilità dei possessori. All’arrivo del cane, condotto da un operatore specializzato, i ragazzi vengono invitati ad uscire in corridoio in fila ordinata; a classe vuota ed alla presenza del professore, il cane conduce la ricerca. Zaini o indumenti segnalati dal cane vengono presi in consegna da un operatore della Municipale che al rientro dei ragazzi in classe ne chiede la proprietà e, in un luogo idoneo e appartato, sempre alla presenza di un operatore scolastico o del preside, chiede al ragazzo di mostrarne il contenuto. Nella maggioranza dei casi si tratta di “falsi positivi” e nulla viene trovato.
Durante gli interventi effettuati in passato sono state individuate modiche quantità di sostanze quali Mariuana ed Hashis che hanno comportato la segnalazione del possessore al Prefetto per quanto di competenza.
Nel corso dell’attività svolta giovedì 10 marzo sono stati visitate complessivamente 17 classi di tre istituti, pari a circa 350 studenti. In un solo caso, il cane ha segnalato la presenza di una modica quantità di Hashis abbandonata all’interno di una classe non riuscendo però ad attribuirla ad uno specifico possessore.
(immagine di repertorio)