Venerdì 11 marzo proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Immagine. Forme di conoscenza e teorie della rappresentazione, ideato dal Centro Culturale. L’incontro di venerdì dal titolo La finestra sul cortile. Cinema e filosofia è a cura di Alfonso Maurizio Iacono, professore di Storia della filosofia presso l’Università di Pisa e membro del Comitato scientifico della Fondazione San Carlo. Nelle sue ricerche Iacono ha indagato la formazione dei sistemi di pensiero e di rappresentazione sociale cruciali nello sviluppo dell’ideologia e dell’identità politica moderna: tra di essi, le figure della produzione economica, il concetto di feticismo, la costruzione della soggettività, il rapporto tra autonomia e minorità, le teorie della complessità, i concetti di mimesis e di rappresentazione. Oltre ad aver sperimentato progetti di filosofia con i bambini – le cui esperienze sono pubblicate in Le domande sono ciliege (et al., Roma 2000) e Per mari aperti (et al., Roma 2003) – ha pubblicato: Autonomia, potere, minorità (Milano 2000); Il borghese e il selvaggio (Pisa 2003); Mondi intermedi e complessità (et al., Pisa 2005); Storia, verità e finzione (Roma 2006); L’illusione e il sostituto. Riprodurre, imitare, rappresentare (Milano 2010); L’evento e l’osservatore. Ricerche sulla storicità della conoscenza (Pisa 2013).
Nella storia della pittura, e in generale delle arti visive, il tema della finestra riveste una centralità indiscussa. La metafora della finestra – introdotta agli inizi del Quattrocento, in chiave epistemologica, dagli studi di Leon Battista Alberti sul metodo di costruzione della prospettiva – è applicabile anche ai moderni mezzi di comunicazione ad alta definizione, dalla fotografia al cinema, dalla televisione alla realtà virtuale. La prima funzione della metafora della finestra è quella di creare una separazione, distinguendo in modo netto tra il soggetto che osserva e tutto ciò che viene osservato, che sta al di là del quadro, del sipario e dello schermo, attraverso la mediazione necessaria della cornice, di quell’oggetto cioè che ha la funzione di assicurare la percezione del confine. La storia occidentale è attraversata da questa ambiguità del confine – spiega Iacono. Una grande quantità di metafore fa emergere tale ambiguità: ad esempio, la mente come teatro in Cartesio o l’idea dell’occhio della mente. Le immagini attraverso la finestra ci costringono alla frontalità a cui troppo spesso sembriamo condannati. Ma il mondo è più vasto di ciò che ci sta di fronte: esso, per dirla con Merleau-Ponty, ci sta intorno. Oppure, per riprendere Baudelaire, il quale rovescia le istanze della caverna di Platone, il mondo, dopo l’attraversamento, sta dentro di noi.
La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, da cui potrà essere scaricata gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell’accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005).