Si parla della tutela della salute dei cittadini del distretto montano del Frignano nell’iniziativa di giovedì prossimo 10 marzo al Centro culturale Italo Bortolotti in piazza Marconi a Fanano.
Un territorio disagiato da un punto della viabilità e della dispersione della popolazione come quello montano, richiede risposte specifiche sui servizi socio-sanitari.
La Cgil chiede perciò una sanità che sia rafforzata su tutto il territorio e dia risposte alle patologie croniche, a cominciare da quelle legate all’invecchiamento della popolazione. Per questo, oltre all’ospedale, bisogna potenziare le due Case della Salute (Fanano e Pievepelago) con maggiori prestazioni specialistiche e percorsi dedicati alle cronicità come diabete, malattie cardiovascolari, malattie dell’apparato respiratorio, ecc…
Servono adeguati investimenti da parte dell’Ausl sia in termini di personale infermieristico e medico, che in termini organizzativi, migliorando, ad esempio, servizi come le dimissioni protette dei pazienti che necessitano di un lungo percorso assistenziale post-degenza, e assicurando un’adeguata presenza nel territorio di assistenza e prestazioni infermieristiche.
La Cgil è inoltre impegnata a vigilare sulla riorganizzazione della rete ospedaliera (DM 70/2015) per scongiurare il rischio di impoverimento delle prestazioni sanitarie, a cominciare dalla riduzione di posti letto senza ad adeguate prestazioni alternative.
L’iniziativa si svolge dalle ore 9 alle 13. Apre i lavori il saluto del sindaco di Fanano Stefano Muzzarelli, a seguire la relazione introduttiva di Tamara Calzolari responsabile welfare segreteria Cgil Modena, e gli interventi di Massimo Annicchiarico direttore generale Ausl Modena, di un esponente della Lega Spi/Cgil di Fanano, Christian Ricci infermiere e Rsu ospedale Pavullo, Luciana Serri consigliere regionale Emilia Romagna. Conclude i lavori Marina Balestrieri della segreteria regionale Cgil Emilia Romagna.