Mentre proseguono serrate le indagini dei Carabinieri per ricostruire il “portafoglio clienti” dei due fratelli arrestati l’altra mattina per detenzione ai fini di spaccio di oltre 8 chili tra hascisc e cocaina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia alzano il livello di guardia per cercare di contrastare con efficacia il fenomeno dell’illecita compravendita di stupefacenti che a Reggio Emilia e provincia sta assumendo proporzioni considerevoli tanto da essere considerata dagli stessi inquirenti una vera e propria piaga sociale. Solo qualche settimana fa in una scuola di Reggio Emilia i Carabinieri avevano recuperato droga nascosta nei bagni dell’istituto scolastico e qualche giorno fa a Montecchio Emilia, sempre nel reggiano, alcuni studenti erano stati sorpresi drogarsi prima di entrare a scuola. Questi episodi danno il senso della misura su quanto il problema del consumo di stupefacenti sia molto delicato a Reggio Emilia e tocchi da vicino i giovanissimi, che ne fanno uso quindi anche all’interno delle scuole.
Per questo motivo, da qualche tempo i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno aumentato considerevolmente i controlli anche in città, partendo da segnalazioni di cittadini e arrivando ad arrestare numerosi pusher, stroncando come il caso dei due fratelli arrestati l’altra mattina un vero e proprio traffico di droga che ha permesso di risalire a tutta la filiera dello spaccio. Da inizio anno centinaia sono stati i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia nei luoghi ritenuti più a rischio quali tra locali notturni (disco e predisco), zona ferroviaria (dove lo spaccio avviene addirittura all’interno delle trombe della scale dei condomini), istituti scolastici e parchi impiegando numerosi carabinieri (Parco della Vittoria su tutti), impegnando 50 uomini. Una decina di chili di droga (prevalentemente hascisc ma anche marjuana, cocaina ed eroina) sono stati complessivamente sequestrati dall’inizio dell’anno a conferma della massima attenzione che i Carabinieri reggiani stanno ponendo sul fenomeno.
La nuova frontiera e lo spaccio 2.0: fra i giovani dilaga il reperimento di droghe via Internet in particolare quelle in gergo note come droghe “furbe”, così chiamate proprio perché commercializzate come prodotti naturali, al confine tra legalità e illegalità. Ed anche su questo fronte i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia sono impegnati a 360 gradi per cercare di arginare il fenomeno in continua crescita soprattutto tra le fasce di giovanissimi in età scolare.