Nella serata del 2 marzo 2016, presso la Sala Polivalente di Mascarino, frazione del Comune di Castello D’Argile, si è tenuto un convegno organizzato dalle Istituzioni sulla delicata ed attuale tematica della Sicurezza. Il convegno ha visto la presenza di circa 100 persone.
All’incontro hanno preso parte i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, nelle persone del Sindaco, Michele Giovannini e dell’Assessore, Marco Iacchetta, il Comandante della Compagnia Carabinieri di San Giovanni in Persiceto, Capitano Patrizia Gentili, il Comandante della Stazione Carabinieri di Castello d’Argile, Maresciallo Aiutante Michele Camposarcuno, il Comandante della Polizia Municipale dell’Unione Reno Galliera, Dottor Massimiliano Galloni e l’Avvocato Alessandro Erriquez.
Gli interventi hanno evidenziato l’elevata sensibilità dei cittadini in materia di sicurezza percepita e che, attualmente, è necessario che il concetto di polizia di prossimità deve prevedere una forma di cooperazione tra i cittadini e le forze dell’ordine, affinché le segnalazioni e le informazioni fornite agli operatori di polizia possano agevolarne l’azione di controllo mirata su soggetti e mezzi sospetti.
I cittadini, quindi, sono stati invitati a rivolgersi con fiducia alle forze di polizia, per denunciare sempre i furti o le effrazioni subite, a tenere un dettagliato inventario con foto e documentazione dei beni di appartenenza, a non lasciare mai le chiavi di porte o veicoli a portata di mano, ad installare dispositivi di video-sorveglianza ed allarme, che possono essere telefonicamente collegati – gratuitamente – con le Centrali Operative dei Carabinieri.
In tema di legittima difesa, è stato ricordato come ogni singola situazione di pericolo, quale l’ingresso di ladri in abitazione o in azienda, sia unica nella sua drammaticità, e che è essenziale puntare alla prevenzione, dotandosi di adeguati sistemi di allarme e collaborando con le forze di polizia.
È stato rivolto un invito a prestare la massima attenzione anche alla problematica delle truffe contro gli anziani, ad agire con giusta attenzione e diffidenza verso sconosciuti che si presentano quali appartenenti alle forze di polizia od impiegati di vari enti od avvocati, fingendo situazioni di pericolo immediato per la persona anziana in casa o per un parente, chiedendo denaro o preziosi, o facendoli occultare in casa (ad esempio all’interno del frigorifero), inventando radiazioni pericolose in casa che possono recare danno ai beni posseduti.