08Il concorso a premi di scrittura autobiografica, bandito dal sindacato pensionati Spi/Cgil Modena insieme all’Università per la Libera Età “Natalia Ginzburg”, è quest’anno alla sua quinta edizione ed è aperto a tutti gli aspiranti scrittori, giovani e meno giovani, di Modena e provincia.
I partecipanti sono invitati a scrivere un racconto su un episodio della loro vita legato a ricordi di un incontro d’amore, di incontri importanti nel mondo del lavoro, nell’infanzia, nel periodo di studio e su tutti gli incontri che hanno creato emozione e contribuito alla nostra crescita.
I testi vanno inviati entro il 30 giugno 2016 a segreteria Spi/Cgil, piazza Cittadella 36-41123 Modena, oppure per email spimo@er.cgil.it.
I lavori dovranno essere al massimo di 7.000 battute e preferibilmente uniformati in carattere Times New Roman 12. Dovranno anche recare nell’oggetto la dicitura «5° Concorso di storie personali “scrivitiAmodena”».
Sono previsti premi in denaro in relazione a tre fasce d’età degli autori: fino a 30 anni, 30-65 anni, oltre i 65 anni. Per ogni gruppo di età saranno assegnati 3 premi: 300 euro al 1° classificato, 200 euro al 2° classificato, 100 euro al 3° classificato. Un premio particolare verrà assegnato a un giovane autore di età inferiore ai 18 anni.
La Giuria di lettori è coordinata dalla professoressa Adriana Barbolini ed è presieduta da Guido Conti, scrittore e animatore di rassegne letterarie, autore fra gli altri del romanzo “Il grande fiume Po” (Mondadori, 2012).
Il concorso “scrivitiAmodena” gode del patrocinio del Comune di Modena e della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (AR) con cui da anni lo Spi/Cgil collabora a livello nazionale sul progetto memoria.
“Con iniziative come questa – afferma Luisa Zuffi segretario Spi/Cgil Modena – vogliamo valorizzare la memoria in tutte le sue forme espressive e mettere a confronto le esperienze di tutti i partecipanti, donne, uomini, adulti e giovani, che scrivono di sé, della loro vita, delle loro emozioni. Vogliamo mettere in relazione il vissuto di generazioni diverse, lontane fra loro, e attivare così uno scambio conoscitivo collettivo e intergenerazionale”.