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Nel weekend, a Palazzo dei Musei Modena, iniziative dedicate alle mostre “Modena-Tirana” e “Alessandro Tassoni”

Nel weekend al Palazzo dei Musei di Modena, in largo Sant’Agostino, sono in programma iniziative dedicate alle mostre “Modena-Tirana. Andata e ritorno” e “Alessandro Tassoni. Spirito bisquadro” nell’ambito della rassegna “Metti la primavera in Museo” (Informazioni on line: www.museicivici.modena.it).

“Gëzim Hajdari: testimone di un grido antico tra le coste dell’adriatico” è il titolo dell’appuntamento di sabato 27 febbraio, alle 17: si tratta dell’incontro con il poeta albanese che unisce l’impegno culturale alla passione civile ed è considerato uno tra i maggiori esponenti della poesia contemporanea. Dialoga con lo scrittore, che ha 59 anni e dal 1992 vive come esule in Italia per avere denunciato crimini politici del suo Paese, Nella Roveri, esperta di letteratura delle migrazioni.

“La vicenda umana e poetica di Hajdari – spiegano i curatori dell’appuntamento – è tutta iscritta nei suoi versi, che possiedono l’emblematicità di un percorso individuale che diviene itinerario umano esemplare, archetipo della condizione di sradicamento e di disgregazione dell’uomo contemporaneo”. Nel suo nome è scritta la storia del Paese da cui proviene, per secoli terra di incontri e scontri: Gëzim è infatti parola albanese che significa Gioia e Hajdari è un cognome di origine araba appartenente agli Sciti.

La mostra “Modena-Tirana. Andata e ritorno”, a ingresso gratuito, allestita fino al 5 giugno nella sala Boni, al terzo piano di Palazzo dei Musei, propone uno sguardo particolare, tutto modenese, su episodi e personaggi che ruotano attorno al controverso passato coloniale italiano, per poi ricongiungersi con l’attualità attraverso le memorie di esperienze più recenti. La mostra è il frutto della collaborazione del Museo civico archeologico con l’associazione Moxa (Modena per gli altri) e numerosi altri partner, con il patrocinio delle ambasciate d’Albania a Roma e d’Italia a Tirana e con il contributo della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.

HANNO RAPITO LA SECCHIA RAPITA

Domenica 28 febbraio, nell’ambito della mostra su Alessandro Tassoni, incontro rievocativo con i goliardi del 1983 che si rubarono il simbolo del poema

Domenica 28 febbraio alle 17 sarà la Secchia rapita la protagonista delle iniziative al Palazzo dei Musei di Modena, in largo Sant’Agostino, nell’ambito della rassegna “Metti la primavera in Museo” (Informazioni on line: www.museicivici.modena.it) con storie di vita goliardica e dei rapimenti “recenti” della Secchia protagonista del poema di Alessandro Tassoni. Il titolo dell’appuntamento è tutto un programma: “Rapita la secchia rapita!”.

Per l’occasione, infatti, l’ultimo rapimento del 1983 sarà rievocato dai diretti protagonisti Francesco Quaglio e Riccardo Ciocca, assieme ai “complici” d’allora. Una proiezione di fotografie storiche ricostruirà il clima del rapporto ormai secolare tra Tassoni e la gioventù studentesca, che più di tutte ne ha raccolto la sua anima bizzarra, ironica e amante del paradosso.

Su questi e altri aspetti propri del poeta si basa la mostra “Alessandro Tassoni. Spirito bisquadro” allestita fino al 13 marzo, in occasione dei 450 anni della nascita dell’intellettuale modenese, nella Sala Crespellani dei Musei. Centro dell’esposizione è l’originale “secchia rapita”, che farà da sfondo non solo ideale all’incontro di domenica. Parteciperanno all’incontro anche le delegazioni goliardiche delle Università di Modena e Bologna coi costumi tradizionali, e non mancheranno sorprese e colpi di scena.

L’appuntamento, condotto da Stefano Bulgarelli del Museo Civico d’Arte, si concluderà con un brindisi finale per tutti i partecipanti.

I Musei civici di Modena al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino sono visitabili gratuitamente da martedì a venerdì dalle 9 alle 12 (con possibilità di apertura pomeridiana per gruppi di minimo 20 persone, su prenotazione); sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; chiuso i lunedì non festivi.
















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