Sono arrivati sino dal Giappone per osservare da vicino il nuovo asilo “Balena” di Guastalla e i metodi educativi utilizzati nelle scuole della bassa reggiana, che da anni vengono studiati “sul campo” da molti europei, desiderosi di apprenderne i segreti e gli aspetti più interessanti.
Ieri mattina un gruppo composto da una ventina di giapponesi (tra di loro insegnanti, architetti, e professionisti vari provenienti in gran parte dalla zona di Osaka ma non solo) e da cinque norvegesi (docenti e studenti dell’università di Vestfold, nel sud del paese) ha visitato il nuovo nido di Guastalla, costruito in via Rosario e inaugurato pochi mesi fa. Il fatto che l’interesse si stia estendo oltre l’Europa rappresenta, oltre che una novità, un’ulteriore conferma della qualità del lavoro svolto all’interno dei nidi e delle scuole dell’infanzia della Bassa.
I visitatori sono stati guidati dalla coordinatrice pedagogica Tania Bertacchi dell’Azienda Servizi Bassa Reggiana, che ha illustrato le caratteristiche dell’innovativa struttura e le metodologie educative adottate nelle scuole della Bassa, rispondendo alle numerose domande poste dai componenti della delegazione. Al termine della presentazione, gli ospiti hanno visitato l’asilo e osservato il lavoro degli insegnanti, impegnati nelle varie sezioni.
L’asilo guastallese sorge in via Rosario, e ha preso il posto degli asili “La Rondine” e “Pollicino”, pesantemente danneggiati dal sisma del 2012. La nuova struttura in legno e vetro è stata realizzata su fondamenta in cemento e si sviluppa in orizzontale su un solo piano. Progettato dall’architetto Mario Cucinella, la sua forma richiama la balena di Pinocchio e il ventre materno, ed è stato inoltre realizzato con elementi naturali o riciclati, a basso impatto ambientale.
