“E’ puro accanimento il comportamento tenuto da questo Governo nei confronti dei pensionati. E’ inaccettabile, per non dire immorale, che il Governo, ogni qualvolta sballi i conti, ricorra alle pensioni per farli quadrare. Le pensioni non sono un conto corrente cui attingere denaro cash per tappare buchi frutto di una gestione non oculata del denaro pubblico. Le pensioni sono un diritto inalienabile acquisito da chi ha versato in modo regolare contributi, lavorando una vita intera. Questo in assoluto”. Così il segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani sulle pensioni di reversibilità.
Zignani prosegue: “Quanto poi alla reversibilità, ricordo che in Emilia Romagna sono ben 309.471 le donne con una simile pensione che, peraltro, si aggira sui 591 euro lordi mensili. Ricordo, inoltre, che per la stragrande maggioranza di loro questo assegno è l’unica fonte di sostentamento. Oltretutto, questa cifra è ben al di sotto dei 700 euro di pensione considerati la soglia minima di povertà.
Ecco perché, a fronte di una tale ingiustizia, la nostra risposta avverrà nelle sedi opportune, non escludendo finanche una mobilitazione generale”.