Un viaggio nella memoria. Un viaggio nei luoghi del confine orientale dove si è consumata la tragedia delle Foibe, luoghi dove “ti chiedi se sia stata solo la nebbia a tenere nascosta alla conoscenza comune questa parte di storia e di Italia”. Una cinquantina di ragazzi da sei scuole di Parma e tre della provincia di Modena (il Volta di Sassuolo, il Fermi e il Wiligelmo di Modena) in rappresentanza di quasi 200 studenti, sono stati ospiti questa mattina dell’Assemblea legislativa regionale, nella Sala Polivalente ‘Guido Fanti’, per celebrare la Giornata del Ricordo con il racconto del loro viaggio sul “confine difficile” tra Trieste e Lubjana, organizzato all’interno dei Viaggi della memoria promossi proprio dall’Assemblea legislativa per gli studenti dell’Emilia-Romagna.
Come racconta Giulia, “per noi è stato davvero importante studiare la storia nei luoghi dove è stata scritta, le vicende del confine orientale sono state troppo a lungo ingiustamente dimenticate”. Giorgio è rimasto scosso “dallo svilimento totale della persona, i corpi nemmeno venivano contati ma misurati in metri cubi”. C’è chi invece riflette sulla “pluralità della storia e i suoi chiaroscuri, ci è bastato renderci conto che mentre noi abbiamo sempre parlato di confine orientale, per i ragazzi slavi che abbiamo conosciuto era il confine occidentale”. Ma tutti sono concordi nel ritenere che “conoscere la storia è il primo modo per essere cittadini migliori”, e nel lamentare come “questi argomenti a scuola non si studino mai”. E per molti nei loro interventi è stato naturale “fare un appello alla propria coscienza e renderci conto, guardando anche il mondo di oggi, che 70 anni fa eravamo noi gli stranieri”.
Quella delle Foibe “è stata una pagine brutta della storia europea. Ancora più brutta perché troppo a lungo taciuta, anzi negata. Relegata a effetto collaterale della Seconda guerra mondiale- spiega la presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, i cui saluti hanno introdotto la mattinata- dove l’estremismo titino e stalinista si macchiò delle stesse nefandezze di quei regimi nazisti e fascisti alla cui sconfitta aveva collaborato. Il Parlamento della Repubblica trovò la forza di rimarginare quella ferita istituendo il Giorno del Ricordo, il 10 febbraio di ogni anno, ovvero con l’unica medicina possibile: quella della conoscenza e della ricerca della verità. È un compito- conclude la presidente- che vogliamo mantenere vivo ogni anno, perché anche da quella tragedia, passa la costruzione della nostra identità nazionale”.
A rappresentare l’Assemblea legislativa, oltre alla presidente Saliera, anche il vicepresidente Fabio Rainieri e i consiglieri Galeazzo Bignami, Stefano Caliandro, Giuseppe Boschini, Massimo Iotti, Enrico Campedelli, Luca Sabbatini, Luciana Serri, Roberto Poli e Paolo Zoffoli. Ospiti dell’evento Roberto Bondi, del provveditorato scolastico di Bologna, la viceprefetto di Bologna, Emanuela Pellegrino, Nadia Baiesi dell’Istituto Parri e Marino Segnan, già vice presidente nazionale dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, che è intervenuto per esprimere il proprio “apprezzamento per il lavoro svolto dai ragazzi” e per “ringraziare la presidente Saliera e tutta l’Assemblea legislativa per l’iniziativa”.