E’ riuscito a eludere tutti i controlli di frontiera rimanendo stipato per due giorni tra i pannelli in legno caricati su un rimorchio partito dalla Grecia per l’Italia. Giunto a destinazione l’ignaro autotrasportatore bulgaro nell’aprire il portellone per scaricare la marce si imbatteva nel clandestino allertando subito il 112 dei Carabinieri di Reggio Emilia che inviavano sul posto una pattuglia dei Carabinieri di Correggio.
I militari correggesi, sinceratisi delle buone condizioni di salute dell’uomo, che durante il viaggio si era nutrito con cracker e acqua, lo conducevano in caserma per i dovuti accertamenti essendo sprovvisto di documenti. L’esito degli accertamenti sulle impronte digitali consentivano identificarlo in un cittadino tunisino 50enne gravato da precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, furto, ricettazione e falso e per questo espulso dall’Italia con misura di sicurezza dell’espulsione eseguita nel marzo del 2007 su disposizione del Magistrato di Sorveglianza di Varese che l’aveva disposta.
E’ stato un’autista bulgaro 50enne che ha allertato i Carabinieri riferendo che giunto in un’azienda correggese per scaricare un carico di pannelli in legno aveva subito richiuso il portellone del rimorchio poiché si era accorto della presenza di uno sconosciuto all’interno. I Carabinieri aprivano le porte del rimorchio scorgendo in effetti la presenza di uno sconosciuto poi identificato nel predetto 50enne tunisino. Si accertava quindi che il 9 febbraio scorso il cittadino bulgaro dopo aver caricato in Grecia materiale styrofoam (pannelli) all’interno del proprio rimorchio raggiungeva il porto di Patrasso (Grecia) per partire alla volta di Brindisi. E’ stato questo il frangente dove potrebbe essersi intrufolato il clandestino in quanto l’autista ha lasciato incustodito il mezzo in un parcheggio per andare a fare i biglietti. Arrivato a Brindisi la mattina del 10 febbraio al pomeriggio partiva sempre via nave alla volta di Ravenna dove arrivata ieri mattina. Quindi il viaggio, senza alcuna sosta, verso Correggio dove nel tardo pomeriggio raggiungeva l’azienda per scaricare la merce accorgendosi della presenza dello sconosciuto all’interno del rimorchio. Quindi l’epilogo dell’arresto del tunisino risultato non aver ottemperato al provvedimento di espulsione eseguito a suo carico nel 2007 avendo cercato di fare rientro clandestinamente in Italia.