“Delrio dà una nuova aggiustatina alle carte per realizzare a tutti i costi un’autostrada che ancora non ha dimostrato la sua utilità per il territorio in termini di costi e benefici e Bonaccini è complice di questo danno”. Lo dichiara il deputato Michele Dell’Orco, vice capogruppo M5S alla Camera, a proposito dell’autostrada regionale Cispadana, commentando la decisione del Consiglio dei Ministri che ieri ha stabilito di modificare il tracciato per superare le incompatibilità ambientali segnalate dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo.
“I nostri amministratori regionali –commenta il deputato- forse per alleggerire le casse regionali, stanno svendendo allo Stato il nostro territorio, non per migliorare i collegamenti interni alla regione, come farebbe intendere il nome del progetto, ma forse per snellire un po’ il traffico dell’A1 e per permettere ai signori dell’A22 e della Tibre di continuare a lucrare”.
“Il decreto Sblocca Italia, che conteneva la promessa statalizzazione dell’opera, aveva di fatto rivelato e messo nero su bianco questo disegno ma – afferma il pentastellato – serviranno ancora molti altri trucchetti per portare a casa l’obiettivo, ma il punto è: a spese di chi? A spese pubbliche ovviamente, ovvero delle tasche dei cittadini. Il costo complessivo dell’opera – ricorda Dell’Orco – dovrebbe essere di 1 miliardo e 300 milioni, di cui 180 milioni pubblici, ma avevamo già denunciato tempo fa che l’accordo per la proroga della concessione sull’A22 ha pesanti conseguenze finanziarie anche sulla Cispadana. Se infatti Autobrennero, che è anche la capofila della società di progetto che costruirà la Cispadana con il 51% delle quote, deve diventare completamente pubblica, anche l’investimento pubblico aumenterà mentre quello privato diventerà di fatto irrisorio”.
Conclude Dell’Orco: “Aspettiamo di capire come il CIPE pensa di risolvere questo problema, considerando che l’articolo 5-bis del decreto sblocca Italia prevede che il passaggio di competenza allo Stato non debba comportare nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato. Quanto costeranno invece le modifiche di progetto deliberate ieri in Consiglio dei Ministri? Quanto costeranno alle casse pubbliche gli aggiustamenti societari di Autobrennero? Come sarà garantita la sostenibilità finanziaria di quest’ opera, chi garantirà le risorse in più necessarie all’operazione, pagherà Delrio di tasca sua?”