Nella giornata di oggi è stata sottoscritta una nuova ordinanza articolo 50 dedicata alla zona universitaria, finalizzata a disciplinare gli orari dei pubblici esercizi, dei laboratori artigianali e dei negozi di vicinato nonché a favorire un loro coinvolgimento nella gestione dell’area.
L’Amministrazione ha ritenuto di predisporre questa misura, che sostituisce la precedente ordinanza fino ad oggi in vigore, a seguito del confronto avuto (RIPETIZIONE CORRETTA) con l’Associazione di via Petroni e dintorni e con i gestori dei locali coinvolti nel percorso già aperto alcuni mesi fa.
A seguito di un recente pronunciamento del Consiglio di Stato, infatti, si era reso necessario applicare la sospensiva dei patti di collaborazione in questione e delle deroghe di orario annesse in attesa del pronunciamento futuro del TAR.
La nuova ordinanza dispone un quadro di obblighi già contenuti nei patti di collaborazione e introduce una serie di sanzioni rafforzate per i gestori che violano in modo reiterato il regolamento comunale sul rumore o non si attivino per impedire assembramenti di persone all’esterno del proprio esercizio dopo le 22, fino ad arrivare alla possibilità di applicare la sospensione dell’attività per 10 giorni ai sensi dell’art. 10 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
I pubblici esercizi, i laboratori artigianali e i negozi di vicinato dovranno di norma chiudere all’1 i primi e alle 23 i secondi, salvo la sottoscrizione di accordi individuali che prevedono impegni e conseguenti deroghe (vedi testo ordinanza). Per i pubblici esercizi le deroghe prevedono il seguente orario: domenica e lunedì cessazione dell’attività di somministrazione entro l’1 del giorno successivo; martedì, mercoledì e giovedì cessazione dell’attività di somministrazione entro le 2 del giorno successivo; venerdì e sabato cessazione dell’attività di somministrazione entro le 3 del giorno successivo. Per i titolari degli esercizi commerciali alimentari e/o misti e dei laboratori artigianali alimentari: comunicare l’orario prescelto con la sottoscrizione dell’accordo.
Come la precedente, la nuova ordinanza non riguarda via Petroni che continua ad avere una specifica regolamentazione.
“La nuova ordinanza ci permette di proseguire il lavoro comune con (RIPETIZIONE CORRETTA) l’Associazione di via Petroni e dintorni e gli operatori sulla zona universitaria senza fare passi indietro – commenta l’assessore all’Economia e Promozione della città, Matteo Lepore – ora il confronto al tavolo che abbiamo aperto alcuni mesi fa deve proseguire per individuare ulteriori iniziative. Ci confronteremo sopratutto sulle misure più idonee per garantire la vivibilità della zona e, qualora si raggiungessero nel prossimo futuro nuove intese, non escludo che tra un mese o due l’ordinanza possa essere nuovamente aggiornata. L’importante è continuare a ricercare una modalità di collaborazione per il bene di tutti, consapevoli che dobbiamo in primo luogo tutelare la salute dei cittadini.
Questo vale per i residenti che vivono in zona, tanto quanto per i giovani maggiorenni o meno che consumano alcolici la sera. Fondamentale, da questo punto di vista sarà l’azione intrapresa del Consorzio ENJOY che dovrà continuare ad operare tenendo insieme i locali virtuosi.
In secondo luogo, l’impegno che mi sono assunto con i rappresentanti dei comitati dei residenti è di approfondire alcune proposte in tema di controlli e di regolamentazione del rumore in città che ci sono state sottoposte. Ipotesi, sulle quali la Giunta in alcuni casi sta già lavorando come l’estensione delle regole antialcol per i laboratori artigianali e negozi alimentari a tutto il centro storico e relative limitazione di orario alle 21. Dal 2011 ad oggi il tessuto commerciale e artigianale del nostro centro storico è molto cambiato, registrando un saldo attivo di nuove imprese pari a circa 600 attività. Ovviamente non sono tutti locali notturni, ma è indubbio che occorra una riflessione più strategica sulle misure che l’Amministrazione dovrà intraprendere per favorire la qualificazione dei servizi e dell’offerta, in particolare in alcune zone.
Rispetto a quattro anni fa la situazione del centro storico è molto migliorata da questo punto di vista, molti angoli bui sono stati illuminati grazie all’apertura di nuove attività. Ovviamente, questa nuova geografia necessita di una nuova consapevolezza, soprattutto sugli standard da richiedere a chi si presta ad aprire nuove attività di somministrazione.
Bologna non è più solo una città universitaria e anche una città turistica, con un centro storico che si sta ripopolando di residenti e di attività di pregio. Infine, insieme al Sindaco e all’assessore Malagoli, incontrerò i residenti per condividere le informazioni relative alle nuove modalità di azione della Polizia Municipale con particolare riferimento alle problematiche di cui stiamo parlando. I residenti ci chiedono maggiore presenza ed efficacia degli interventi di controllo”.