Prima chiama il falso l’avvocato X e poco dopo il sedicente Maresciallo dei Carabinieri Y. Il tenore della telefonata è pressoché identico: “Buongiorno signora suo figlio ha causato un incidente stradale per cui servono i soldi per pagare i danni alla controparte”. Nel mirino dei due truffatori esclusivamente persone anziane alle quali in maniera convincente i 2 malviventi chiedono soldi e preziosi. Ben 3 colpi nella sola giornata di ieri nel capoluogo reggiano, tutti sventati. Due grazie alla prontezza dei riflessi di altrettante badanti che hanno lanciato l’allarme ai Carabinieri la terza grazie allo zelo di un direttore di banca che vedendo l’anziana prelevare i soldi da dare al falso Maresciallo ha chiamato il 112 sventando il colpo. Nonostante quindi la forte campagna di sensibilizzazione portata avanti da mesi dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia (Marescialli che dal pulpito della chiesa al termine delle messe fanno la predica agli anziani, incontri promossi dai Carabinieri nei paesi con gli anziani etc.) con continui inviti a diffidare dagli estranei e chiamare il 112 i malviventi continuano a cercare di colpire.
Dopo i falsi appartenenti a enti vari (gas, luce e acqua) e falsi appartenenti a forze di polizia che vari che con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi da qualche settimana impazza la truffa del falso avvocato e del sedicente Maresciallo dei Carabinieri. La tecnica è standard prima telefonano la vittima e dopo averla convinta che deve dare i soldi per indennizzare un incidente causato dal figlio si presentano a casa a prendere soldi e gioielli.
Ieri mattina, però, grazie proprio alla campagna preventiva dei carabinieri tre colpi son stati sventati. Fermo restando le risultanze investigative su questo episodio, nell’invitare tutti gli anziani a diffidare dagli estranei e ai familiari degli anziani a ricordare ai loro cari di non aprire agli sconosciuti, i carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia colgono l’occasione per rilanciare la campagna “Non aprite quella porta” rivolta proprio agli anziani ricordano loro i consigli che possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non “restare vittime” di questi farabutti:
- non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei soprattutto se siete soli in casa;
- non mandare i bambini ad aprire la porta;
- prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se si ha di fronte uno sconosciuto aprire con la catenella attaccata;
- in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino;
- prima di far entrare estranei, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Prima di farlo entrare comunque telefonate all’ufficio di zona dell’Ente per verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
- tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
- non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
- mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
- se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosciuto non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta.