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Giorno della Memoria, Saliera: “profetiche le parole di Primo Levi”

primo_levi“La storia dei campi di sterminio nazisti dovrebbe essere ricordata per tutti e sempre come permanente segnale di pericolo. A molti può accadere di ritenere che ogni straniero sia nemico. Questa convinzione è presente, forse inconsapevolmente, in fondo all’anima come una infezione latente e si manifesta spesso con atti individuali scoordinati. Ma quando il dogma inespresso diventa premessa di una ideologia, allora, dice ancora Primo Levi, al termine di tutto c’è il lager. Sono parole profetiche, da molti dimenticate. Quanto oggi sta avvenendo in tutto il mondo con il terrorismo predicato e praticato da masse fanatiche povere di cultura, piene di odio, gli danno ragione. Rappresentano l’ideologia violenta, terroristica e barbarica che si vuole fare pensiero unico, dalla quale fare nascere il nuovo califfato. Uno stato barbarico che vuole cancellare la realtà, gli insegnamenti del passato, i monumenti della storia e realizzare una nuova infamante dittatura per l’intera umanità. Vuole tagliare alla radice il mondo nato dai germogli della fine della Seconda guerra mondiale”. Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, porta questa mattina il suo saluto all’inaugurazione della mostra “I mondi di Primo Levi”, allestita al Museo Ebraico di Bologna all’interno delle iniziative dedicate alla celebrazioni della ‘Giornata della Memoria’, istituita il 27 gennaio di ogni anno per non dimenticare la Shoah e commemorare le vittime dell’Olocausto. Per Saliera, “c’è un serio rischio che tutto si possa appannare, che l’amnesia e l’oblio compiano una tacita e intollerabile prescrizione di quanto avvenuto”.

















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