Rispondendo a un’interpellanza del consigliere comunale di Forza Italia Claudio Bassi, l’assessora alla Città storica e Attività produttive Natalia Maramotti ha detto: “A seguito degli eventi incresciosi verificatisi in centro storico nella giornata di San Prospero, determinati dalla presenza elevatissima di ambulanti abusivi, abbiamo avuto modo di affermare, già sugli organi di stampa, la necessità di adottare una strategia condivisa che veda coinvolte anche le Associazioni di categoria del commercio e quelle di rappresentanza dei consumatori al fine di contribuire al contrasto del fenomeno, non solo sotto il profilo della repressione, ma anche sotto quello della prevenzione, che si attua tramite l’informazione, la comunicazione, l’educazione.
Nel ricordare che la Polizia locale svolge una azione di contrasto alle forme di abusivismo commerciale, che si è sostanziata anche nell’emissione di una serie di provvedimenti sanzionatori (vedere relazione), evidentemente le dimensioni del fenomeno manifestatesi nel corso della Festa del Patrono richiedono un livello più severo, costante e integrato di azione.
Riteniamo che sia necessario creare un coinvolgimento di più soggetti nel nostro territorio, nel comune interesse di contrastare l’abusivismo commerciale e avere come riferimento le “Linee guida del ministero dell’Interno e dello Sviluppo economico”, in materia di contrasto e prevenzione del fenomeno che peraltro auspicano di individuare la Conferenza permanente costituita presso la Prefettura come sede privilegiata di confronto su questi temi.
È dunque intenzione della Giunta procedere alla convocazione, in tempi brevi, di un incontro preparatorio che coinvolga le Associazioni di categoria del commercio, le Associazioni di rappresentanza dei consumatori e Cciaa, nel quale condividere obiettivi e misure per agire nel modo più efficace e coordinato contro l’abusivismo commerciale, esitando auspicabilmente nella sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa coerente con le indicazioni del Cnac (Consiglio nazionale anti-contraffazione) e con gli orientamenti del Piano nazionale anti-contraffazione.
Riteniamo che dopo opportune campagne di informazione della cittadinanza la repressione delle condotte che violano norme giuridiche debba riguardare non solo i venditori abusivi di merce contraffatta, ma anche gli acquirenti della stessa, per i quali l’articolo 1, capo 7, del decreto legge 35 del 2005, convertito in legge 80 del 2005 poi modificato, prevede la sanzione amministrativa pecuniaria che va da 100 euro fino a 7mila euro quando si sia acquistata merce che per la qualità, la condizione di chi la offre o per l’entità del prezzo, induca a ritenere che siano state violate norme in materia di origine e provenienza dei prodotti e in materia di proprietà industriale.
Terremo inoltre in considerazione le direttive ministeriali, ribadite dal nostro prefetto, che, in situazioni in cui si preveda una particolare turbativa dell’Ordine pubblico, prevedano l’opportunità di mirati servizi interforze”.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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