L’Assemblea provinciale del Pd modenese, riunitasi oggi a Modena, nei locali della Polisportiva ‘87/Gino Pini, ha approvato a larga maggioranza il documento politico-programmatico presentato dal segretario provinciale del Pd Lucia Bursi. Hanno votato a favore 103 componenti dell’Assemblea, 23 gli astenuti, nessun contrario. L’Assemblea provinciale ha anche eletto all’unanimità il proprio presidente, dopo le dimissioni di Giovanni Taurasi: il nuovo presidente è Andrea Venturini, avvocato, presidente del Consiglio comunale di Mirandola. Nominato all’unanimità anche un nuovo componente della Commissione di garanzia, dopo le dimissioni di Maurizio Maletti: si tratta del docente universitario ed ex sindaco di Modena Giorgio Pighi.
“Non mi interessa restare alla guida di un partito che si vede incagliato nelle secche di una mancanza di soluzione alternativa. Mi interessa un partito che vuole trovare convintamente una rotta per portare in porto la realizzazione di progetti e risultati per la comunità del Pd e per i cittadini della provincia di Modena”: è quanto ha rivendicato, con orgoglio, il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi nel corso della sua relazione davanti all’Assemblea provinciale riunitasi, in mattinata, a Modena. “Voglio sottolineare che non siamo in una fase congressuale – ha continuato Lucia Bursi – e quanto propongo al voto dell’Assemblea, evidenzia, soprattutto, un metodo e una agenda per il lavoro dei prossimi mesi. Il punto è rimettere al centro il Pd di Modena e il confronto nel merito nell’ambito di una linea chiara che tiene fermi alcuni punti: pieno sostegno al Governo di Matteo Renzi e al percorso delle riforme, al governo regionale di Stefano Bonaccini e l’appoggio al difficile compito delle Amministrazioni locali”. Quanto al metodo di lavoro, per mettere in campo una gestione più collegiale, è stata proposta la costruzione di una nuova Segreteria provinciale, autorevole e di fiducia, composta da figure con specifiche competenze, e di un Coordinamento degli eletti, luogo altamente rappresentativo, la cui costituzione ha l’obiettivo di portare valore aggiunto per Modena. Tra gli appuntamenti politici immediati in agenda del partito ci sono le elezioni amministrative di giugno quando si voterà in sei Comuni della provincia.
“La proposta del Pd – ha spiegato Lucia Bursi – per le alleanze deve essere una coalizione di centrosinistra ampia e inclusiva, rivolta prevalentemente alle forze non antagoniste della sinistra e alle migliori esperienze del civismo”. In vista, poi, del referendum sulle riforme costituzionali il Pd modenese si muoverà a sostegno del lavoro fatto dal Governo e dal Parlamento per le riforme, anche promuovendo la costituzione di Comitati per il sì. I temi in agenda, infine, sono moltissimi: da quello sempre prioritario del lavoro (comprendendo non solo i lavori tradizionali, ma anche le nuove professioni), i diritti, la legalità, l’Europa, le infrastrutture per la mobilità e la pianificazione di area vasta, la riorganizzazione istituzionale. “Il nostro obiettivo oggi – ha concluso Lucia Bursi – è andare oltre, guardare avanti. Usciamo di qui con più voglia di discutere, di confrontarci, di fare”. Il documento politico-programmatico è stato approvato a larga maggioranza: hanno votato a favore 103 componenti dell’Assemblea, 23 gli astenuti, nessun contrario. “Un voto molto positivo – ha commentato in conclusione Lucia Bursi – anche le astensioni sono state motivate non a voler delegittimare il segretario, ma con considerazioni distintive e, comunque, nello spirito della collaborazione futura. Bene, da questa assemblea usciamo più uniti”.