Balzo delle entrate nei primi 11 mesi del 2015. Nel periodo gennaio-novembre le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza, ammontano a 387.837 milioni, in aumento del 9,2% (+32.668 milioni) rispetto al 2014. Ce ne parla Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, analizzando i dati del Mef. L’aumento è dovuto in gran parte all’anticipo al 30 novembre dell’autoliquidazione Irpef e Ires. L’ Iva cresce ancora di 4,2 mld (+4,4%): prosegue il trend di crescita delle entrate dell’IVA che aumentano di 4.289 milioni (+4,4%). Il dato è l’effetto dell’andamento positivo della componente relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base all’applicazione del meccanismo dello “Split Payment” (+5.816 milioni), mentre continua ad essere in calo il gettito registrato dalle importazioni dai Paesi extra-UE (-4,4% pari a -529 milioni). Frenano invece le entrate da lotta all’evasione: nei primi 11 mesi del 2015, si legge nel bollettino delle entrate, si registra una diminuzione dell’1,3% (-97 milioni) delle entrate da accertamento e controllo rispetto allo stesso periodo del 2014, determinata dai minori incassi dai ruoli relativi alle imposte dirette (-7%), in parte compensati dall’aumento nei ruoli Iva (+10,3%). Non si rilevano però variazioni nell’attività di accertamento rispetto all’analogo periodo 2014.