“Guai a relegare tutto a una goliardata: i fatti di Vignola sono il sintomo allarmante di un virus: quello dell’estremismo islamico, che sta prendendo piede nel Paese a causa delle politiche di invasione targate Pd”. Così il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri, dopo che si sono costituiti i 4 magrebini che hanno inscenato – l’altra sera a Vignola – una falsa esecuzione Isis (con tanto di sparo in aria), ai danni di cinque minorenni del posto. “La mia generazione è stata fortunata a crescere in classi composte al 100 per cento da alunni italiani, piuttosto che i cosiddetti tempi moderni.
Tempi in cui una forza politica come il Pd vuole svendere cittadinanze e depenalizzare l’immigrazione clandestina proprio mentre l’Occidente è dilaniato dagli attacchi terroristici e sui nostri territori giovani immigrati prendono la jihad ad esempio”. “Chi giustifica quei quattro magrebini di Vignola è loro complice. Assolverli (anche politicamente) o derubricare il loro gesto a una ‘ragazzata’ sarebbe come legittimarli. Se un giovane italiano avesse fermato immigrati inscenando una falsa fucilazione in stile nazista, a sinistra sarebbe stata una rincorsa a condannare, le voci di dotti commentatori si sarebbero levate indignate. Oggi, a sinistra, assistiamo invece a un colpevole silenzio. Questa politica ha perso il senso della realtà, è incapace di vedere anche le emergenze e i rischi a cui ci espone”.