domenica, 15 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomePoliticaSelezione Direttore Unità Operativa di Medicina, la Direzione dell'Ospedale: "nessun elemento che...





Selezione Direttore Unità Operativa di Medicina, la Direzione dell’Ospedale: “nessun elemento che giustifichi l’annullamento delle selezioni effettuate”

Ospedale-SassuoloLa Direzione Generale dell’Ospedale di Sassuolo SpA, risponde al Segretario Provinciale del Partito Socialista, Mario Cardone in merito alla nota con cui chiede di annullare la selezione per il posto di Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Generale avvenuta presso l’Ospedale di Sassuolo in data 3 dicembre 2015, in quanto si ritiene che le procedure “siano viziate in radice, in spregio all’art.15 comma 7 bis del D.lgs 502/94 e della Direttiva contenuta nella delibera della Giunta Regionale Emilia-Romagna, del 25 marzo 2013”.

“Credo sia necessario precisare quanto segue – spiega il Direttore Generale Bruno Zanaroli – onde evitare che si continuino a coltivare equivoci che potrebbero mettere in cattiva luce l’operato dell’Ospedale di Sassuolo ed allo stesso tempo nuocere all’immagine del professionista scelto a seguito della selezione effettuata.

La società mista pubblico-privato Ospedale di Sassuolo S.p.A è a tutti gli effetti una società a partecipazione pubblica di controllo. Pertanto il reclutamento del personale è regolamentato dall’art. 18 comma 2) della Legge 133/2008, che così recita “Le altre società (quelle locali sono invece regolamentate dal comma 1) a partecipazione pubblica totale o di controllo adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità ed imparzialità”.

Tale obbligo viene confermato anche dalla Regione Emilia-Romagna, che con delibera di giunta n.102 del 2009 conclude la sperimentazione e dà avvio definitivo alla gestione ordinaria della società,  stabilendo, al punto 9) del deliberato, che “per il personale assunto dalla società, il reclutamento e il conferimento di incarichi, avvenga nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità, coerentemente con quanto previsto dall’art.18 comma 2) del DL 112/2008 convertito con Legge 133/2008″.

In forza di ciò e così come affermato anche dalla giurisprudenza esistente, risulta del tutto evidente che le modalità di accesso agli incarichi seguano per le Aziende del Servizio Sanitario Nazionale e per le società partecipate non locali due vie completamente diverse. Da una parte una pubblica amministrazione vera e propria, con gli obblighi e le prerogative che ciò comporta, dall’altra invece una società per azioni. Per rimarcare ulteriormente la differente natura dei due soggetti si evidenzia che le prime, proprio perché soggetti pubblici sono sottoposte al controllo della Corte dei Conti, mentre le seconde no. In sostanza, da una parte le Aziende sanitarie, che hanno l’obbligo di seguire le procedure concorsuali secondo le indicazioni previste dall’art.15 comma 7 del D.lgs. 502/92 e quanto contenuto nel DPR 483/97; dall’altra le società partecipate non locali che adeguandosi alle prescrizioni della L.133/08 adottano procedure più snelle e più conformi alla natura giuridica di una società per azioni. Del resto tale diversità trova una tangibile evidenza nel differente valore che i due incarichi hanno. Da una parte, mediante un pubblico concorso, si concretizza a tutti gli effetti l’ingresso nella pubblica amministrazione, così come contemplato dall’art. 97 della Costituzione, dall’altra invece, proprio perché non vi è stato un pubblico concorso, il soggetto interessato non può vantare nessuna aspettativa e l’incarico attribuito si circoscrive e si conclude all’interno della società stessa.

Ora – prosegue Zanaroli -, stabilita la differenza dei percorsi di accesso e l’inapplicabilità per l’Ospedale di Sassuolo delle modalità tipiche delle Aziende Sanitarie, evidenziando che ogni riferimento alla trasgressione di normative nazionali, direttive regionali o a mancati sorteggi della commissione è assolutamente privo di ogni fondamento giuridico, si tratta soltanto di verificare che le prescrizioni contenute nella Legge 133/2008 siano state correttamente  seguite.

Innanzitutto va premesso che, coerentemente con la legge, l’Ospedale di Sassuolo S.p.A. ha adottato un proprio provvedimento interno che stabilisce i criteri e le modalità per il reclutamento del personale. Per quanto riguarda l’incarico di direttore di struttura complessa dell’unità  operativa di medicina si evidenzia che in modo molto trasparente è stata data adeguata  pubblicizzazione  alla selezione mediante la pubblicazione sul BUR della Regione Emilia-Romagna (bollettino n.250 del. 30/9/2015), con  chiusura  dei termini  per  la  presentazione  della  domanda  entro  15 giorni.  Peraltro, pur non  essendo prescritto  dalla normativa,  i requisiti  di accesso alla selezione sono gli stessi previsti  per la partecipazione a concorsi analoghi banditi dalle aziende del SSN, ciò a conferma del fatto che era ed è interesse della società avvalersi di personale esperto e titolato.

Per quanto riguarda la selezione, considerato che si trattava di un incarico di struttura complessa, analogamente a quanto già avvenuto per altre selezioni (vedi Urologia) la commissione è stata integrata con un clinico esterno alla società, garante del principio d’imparzialità, nella fattispecie con il Dr. Giovanni Fornaciari titolare della struttura complessa di medicina dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia.

La selezione è avvenuta il 3/12/2015 ed il Dr. Fornaciari, in qualità di esperto, ha provveduto in piena e totale autonomia a formulare tre specifici quesiti clinici ed uno di questi è stato sorteggiato la mattina stessa della selezione, per poi venir sottoposto in ugual misura a tutti i candidati presenti. Oltre al quesito clinico, il colloquio con i canditati si è sviluppato più propriamente sugli aspetti organizzativi del reparto di medicina dell’ospedale, soprattutto alla luce del suo progressivo cambiamento nell’ambito di un organizzazione orientata all’intensità di cure.

Sulla scorta dei colloqui effettuati ed a seguito di una valutazione complessiva su quale fosse la figura più utile alla società, la commissione, in totale accordo, ha ritenuto di individuare il professionista più idoneo a ricoprire l’incarico messo a bando. Il giorno seguente ha pubblicizzato sul proprio sito il nome del vincitore da sottoporre poi all’approvazione definitiva del Consiglio di Amministrazione per la stipula del contratto, così come previsto dallo statuto della società. Il Consiglio di Amministrazione, composto da tre componenti nominati dall’Azienda Usi di Modena e due nominati dal socio privato Atrikè, in data 21/12/2015 ha approvato e ratificato i verbali della commissione contenente i curriculum e gli esiti della prova.

Si segnala, inoltre, che sempre in data 21 dicembre il Consiglio di Amministrazione ha approvato e ratificato i lavori e le indicazioni fornite dalla commissione in merito alla selezione per il direttore dell’unità operativa di Cardiologia. La selezione è avvenuta il 9 dicembre con le stesse identiche procedure seguite per quella di medicina e per questa non vi è stata nessuna richiesta di annullamento.

In conclusione, per le ragioni esposte – termina la nota della Direzione Generale – non si ravvisa nessun elemento di natura giuridica né tantomeno  di opportunità  che giustifichi l’annullamento  della selezione effettuata, o meglio, delle selezioni effettuate”.

 

















Ultime notizie