Dal 1° gennaio 2016 Arpa Emilia-Romagna e i servizi ambiente delle nove Province confluiscono nella nuova “Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia”, Arpae, in applicazione della legge regionale 13/2015, che a sua volta rispondeva alle richieste della legge 56/2014 (legge Delrio), che aveva segnato l’avvio del processo di superamento delle Province.
La legge 13 affida ad Arpae non più solamente compiti di monitoraggio, vigilanza, controllo, ma anche le attività autorizzatorie di competenza dei Servizi ambiente delle Province.
La L.R. 13/2015 configura una razionalizzazione ed una distinzione tra i processi autorizzativi e l’adozione di provvedimenti che riguardano le Valutazioni ambientali: nel primo caso la competenza è affidata ad Arpae, mentre le Valutazioni Ambientali rientreranno nei compiti della Regione e in parte delle Province, che potranno avvalersi di Arpae per la parte istruttoria.
Si avvia in questo modo un processo di progressiva omogeneizzazione e uniformità dei processi, con modalità operative e costi standard a livello regionale, un percorso che ricorda, nella sua struttura, quello che seguì la nascita di Arpa, venti anni fa, portando a progressiva integrazione di strutture provinciali di controllo e analisi ambientale, dapprima indipendenti ed eterogenee tra di loro. Le componenti che vanno a costituire la nuova Arpae portano un patrimonio di conoscenza e controllo dei temi ambientali sul territorio, di prima qualità, nonché una rete di laboratori analitici di alta specializzazione. L’esperienza trascorsa e la stretta collaborazione tra Arpa e i Servizi ambiente delle Province, hanno consentito di avviare questo percorso di integrazione nel migliore dei modi, definendo regole e collaborazioni necessarie a superare l’attuale frammentazione delle competenze, strutturandone i servizi essenziali che andranno ovviamente affinati e migliorati con lo svolgersi concreto delle attività.
La riforma imminente della legge 44/95, istitutiva di Arpa Emilia-Romagna, sarà un passaggio chiave di questa riorganizzazione.
L’Agenzia conta, al proprio avvio, una forza lavoro di 1241 persone, 248 delle quali provenienti dai Servizi delle Province. Secondo il dettato regionale, nei prossimi mesi confluiranno in Arpae anche gli uffici dei Servizi tecnici di bacino, ora in forza alla Regione, titolari al rilascio delle migliaia di concessioni per l’utilizzo di acque e suolo del demanio idrico. Si aggiungerà così in Arpae un’altra serie di compiti e responsabilità di importanza strategica per un utilizzo controllato e tutelato delle risorse ambientali e naturali.
Il programma delle attività, le informazioni ambientali, l’organizzazione e i moduli per la richiesta delle autorizzazioni sono disponibili sul nuovo sito web dell’Agenzia (www.arpae.it).
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
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