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Riordino Provincia, da gennaio 119 dipendenti alla regione. Muzzarelli: “svolta, servizi restano sul territorio”

GianCarlo_Muzzarelli«Per la Provincia siamo di fronte a una svolta epocale anche se il percorso di riforma non è certo concluso con diverse questioni tuttora aperte tra cui i Centri per l’impiego». Lo ha affermato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena nel corso di un recente incontro con i dipendenti, in particolare quelli che passeranno alla Regione con gli uffici Agricoltura e Ambiente, esprimendo la fiducia che «tali servizi siano mantenuti sul territorio come la Regione ha confermato, senza ripercussioni sugli utenti e sulla qualità delle prestazioni».

Entra nel vivo, infatti, dal 1 gennaio 2016 la riorganizzazione della Provincia di Modena come previsto dalla legge regionale di riordino conseguente alla riforma Delrio.

La  Regione – ha aggiunto Muzzarelli – ha messo a disposizione «le risorse necessarie per gestire le competenze trasferite dalla Provincia e nelle prossime settimane saranno affrontati i temi ancora aperti ma siamo a buon punto. Nel frattempo siamo riusciti a concludere con il ministero la vicenda del passaggio allo Stato del personale dell’istituto Fermi».

Con il nuovo anno passeranno alla Regione 119 dipendenti a tempo indeterminato (su un totale attuale di 407 dipendenti della Provincia) soprattutto dei servizi Agricoltura e Ambiente (vedi comunicato n. 739) a cui si aggiungeranno il prossimo anno anche gli oltre 60 dipendenti dei Centri per l’impiego le cui modalità e tempi di passaggio alla Regione sono in corso di discussione.

Per effetto di questi cambiamenti si è completato nelle scorse settimane il trasloco di interi servizi e uffici della Provincia che sarà organizzata su due sedi con un risparmio sugli affitti e utenze di oltre 800 mila euro all’anno

Nella sede di viale Martiri della Libertà 34 agli uffici collegati alla presidenza, gli uffici  Finanziari si sono aggiunti i servizi Informatica (che hanno liberato gli spazi in corso Canalgrande che saranno messi in vendita), l’Ente parchi (in precedenza in via Barozzi), sulla base di una convenzione con la Regione, e gli uffici Welfare e del Diritto allo studio; nella stessa sede sono ospitati anche gli uffici dell’Agenda 21; previsto nei prossimi giorni il trasloco nella sede di viale Martiri anche degli uffici Attività produttive, Cedoc e turismo, attualmente nella palazzina ex Polizia di via Saragozza che sarà messa in vendita, nell’ambito della vendita della caserma Fanti.

L’altra sede è quella di via Barozzi 340 (lasciata libera dall’area Ambiente che si è trasferita al direzionale 70) che ora ospita la Viabilità (manutenzione, lavori speciali e piste ciclabili), edilizia scolastica, patrimonio, amministrativo, concessioni, economato, l’ufficio Scuola e la Polizia provinciale. I numeri di telefono di tutte le Aree traslocate restano invariati.

 

GLI UFFICI PASSATI ALLA REGIONE: AGRICOLTURA, AMBIENTE, PROTEZIONE CIVILE E CACCIA 

Dal 1 gennaio 2016 passano dalla Provincia alla Regione gli uffici e i relativi 26 dipendenti dell’ex assessorato provinciale all’Ambiente, finora ospitati in via Barozzi 340, che hanno traslocato nelle settimane scorse al Direzionale 70 in via Giardini 474/C; faranno parte della nuova Agenzia regionale denominata Arpae che comprende anche le Arpa provinciali.

In pratica un’unica agenzia si occuperà, tra l’altro, di controlli ambientali, qualità dell’aria, tutela delle acque sotterranee e superficiali, depurazione, Autorizzazioni integrate ambientali (Aia), Valutazioni di impatto ambientale (Via) e delle Autorizzazioni di impianti di produzione di energia elettrica.

Nella stessa sede hanno traslocato anche gli uffici e i sette dipendenti della Protezione civile provinciale e delle Attività estrattive che confluiranno nell’altra nuova Agenzia regionale sicurezza del territorio e protezione Civile che comprenderà l’attuale Agenzia regionale della Protezione civile e il Servizio tecnico di bacino che si occupa di dissesto idrogeologico e reticolo idrografico non arginato. Anche in questo caso, come per l’ambiente, i numeri di telefono fissi per ora restano invariati, così come resta operativa la sede unificata della Protezione civile provinciale di Marzaglia.

Anche i 47 dipendenti del servizio Agricoltura passeranno dal 1 gennaio alla Regione insieme al servizio Faunistico (che si occupa di caccia e pesca) ma restano nella sede di via Scaglia e nelle sedi territoriali decentrate, ma anche in questo caso gli affitti diventano a carico della Regione stessa.

Analogo discorso per i Centri per l’impiego: restano per ora nelle sedi attuali a Modena (in via delle Costellazioni, dove si sono trasferiti gli uffici della Formazione professionale che passano alla Regione), Carpi, Mirandola, Sassuolo, Pavullo e Vignola ma tutti gli oneri passeranno alla Regione con modalità e tempi in fase di definizione; si tratta di 46 dipendenti a tempo indeterminato e 16 a tempo determinato.

 

 

















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