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Dismeco di Marzabotto, ieri primo incontro al Tavolo di salvaguardia

Si è svolto ieri mattina un primo incontro al Tavolo di Salvaguardia della Città metropolitana di Bologna per l’azienda Dismeco, che nello stabilimento di Marzabotto nato dalla parziale reindustrializzazione dell’area della ex Cartiera Burgo si occupa di smaltimento e riciclaggio di rifiuti RAEE.

Al Tavolo, presieduto dal Consigliere delegato Benedetto Zacchiroli e alla presenza del Sindaco di Marzabotto Romano Franchi, erano presenti l’Amministratore Delegato di Dismeco Claudio Tedeschi, assistito dal dr. Massimo Montorzi di Unindustria, e le parti sociali rappresentate da Amos Vezzali della Fiom-Cgil.

All’incontro l’azienda ha dato conto delle situazione di difficoltà in cui si trova ad operare da alcuni mesi, soprattutto a causa del crollo a livello mondiale dei prezzi delle materie prime su cui si colloca il materiale che Dismeco bonifica, segnalando, inoltre, che i rifiuti urbani elettrici ed elettronici dell’Emilia-Romagna vengono in gran parte (80%) smaltiti in altre regioni di Italia.

Dopo un primo accordo di cassa integrazione ordinaria in scadenza, azienda e sindacati si sono quindi ritrovati nel pomeriggio per sottoscrivere un nuovo accordo di cassa integrazione ordinaria per 35 lavoratori sui 35 occupati complessivamente.

Al termine del Tavolo il Consigliere delegato Zacchiroli e il Sindaco Franchi, hanno dichiarato congiuntamente: “Oggi la Città metropolitana ed il Comune di Marzabotto sono stati resi partecipi della difficile situazione che la Dismeco sta attraversando. Avvieremo immediatamente tutte le verifiche del caso per dare un giusto inquadramento alle difficoltà emerse, all’interno della normativa e degli strumenti che disciplinano il particolare genere di rifiuti che l’azienda tratta. A tal fine, chiederemo subito un incontro all’assessore regionale Paola Gazzolo a seguito del quale riconvocheremo il Tavolo, presumibilmente nei primi giorni del 2016.

Ancora una volta diamo atto che ci troviamo di fronte a una crisi che riguarda il nostro Appennino, territorio già duramente colpito. Al Tavolo è emerso con chiarezza che il nostro è un sistema territoriale in cui capitale e lavoro hanno una forte capacità di dialogo, confermiamo il ruolo delle Istituzioni nel perseguire il comune obiettivo di salvaguardare attività produttive e occupazione”.

 

 

















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