Firmato verbale d’accordo tra Comune di Bologna e organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp sul Bilancio pluriennale. Di seguito il testo sottoscritto:
“Le parti sottolineano in primo luogo l’importanza dell’approvazione del Bilancio entro il 31 dicembre 2015 che consentirà dall’inizio di gennaio di poter attuare con efficacia e tempestività tutti gli interventi previsti dallo stesso, che in particolare permettono da un lato di rilanciare gli investimenti e dall’altro di creare occupazione. L’Amministrazione comunale esprime apprezzamento nei confronti delle linee guida contenute nella piattaforma di Cgil, Cisl e Uil particolarmente innovative nel merito e nel metodo suggerito; considera tale piattaforma una linea di indirizzo da seguire durante tutto il 2016 nella contrattazione sociale, anche a fronte di un eventuale aumento di risorse, che sarà possibile utilizzare per precisi capitoli di spesa. Le organizzazioni sindacali prendono atto che, dopo lunghi anni di aumento dell’imposizione fiscale determinata dalla drastica contrazione dei trasferimenti statali, quest’anno, a seguito sia di scelte nazionali che locali, si è invece di fronte a un significativa riduzione del carico fiscale.
Nel bilancio 2016-2018 si prevede:
Conferma dell’aliquota IMU agevolata (0,76% rispetto a quella ordinaria del 1,06%) per gli immobili locati a canone concordato e per alcuni comodati fra parenti di primo grado. L’agevolazione prevista dal Comune di Bologna comporta minori entrate in bilancio per 6 milioni, con un risparmio di circa 350 euro in media per le famiglie interessate;
Conferma delle tariffe per la refezione scolastica introdotte nel luglio 2015 che hanno consentito, pur in presenza di una scelta da parte dell’Amministrazione comunale che le organizzazioni sindacali non hanno mai condiviso, di assumere specifici obblighi di aumento della qualità delle materie prime nonché obblighi di miglioramento del servizio con la nuova società subentrata, di ridurre i costi per tutte le famiglie che ne usufruiscono, con un risparmio annuo complessivo per l’utenza di 3,5 milioni (175 euro annui in media per ognuno dei circa 20.000 utenti);
Blocco delle tariffe dei servizi socio-assistenziali e dei servizi educativi diversi dalla refezione scolastica;
Blocco delle altre imposte e tariffe: l’imposta di soggiorno, il Cosap, l’imposta di pubblicità;
Blocco dell’addizionale Irpef e conferma della soglia di esenzione all’Irpef (12.000 euro), che consente a quasi 95.000 contribuenti (circa un terzo) di non pagare l’addizionale;
Per quanto riguarda la Tari, attualmente oggetto di confronto in sede di ATERSIR da parte dei comuni dell’Area Metropolitana, si conviene che la stessa non subirà variazioni per il 2016 e, qualora si dovesse intervenire per riequilibrare il rapporto entrate e costo del servizio, ciò dovrà trovare soluzioni senza gravare sui cittadini con aumenti di tariffa;
Abolizione a partire dal 2016 della TASI (rispetto alla quale le organizzazioni sindacali confermano, a oggi, giudizi diversi e articolati) che nel 2015 ha fruttato circa 50 milioni e che sarà evidenziata in bilancio con adeguato provvedimento di assestamento quando verrà recepita la Legge di stabilità (al momento è mantenuta in bilancio con l’aliquota già votata dal Consiglio comunale del 4,3 per mille) e che porta a un risparmio complessivo per i contribuenti bolognesi davvero significativo.
L’abolizione della TASI sulla prima abitazione vale circa 400 euro in media a famiglia interessata (attorno al 70% delle famiglie bolognesi);
Maggiore equità del prelievo, in quanto il Comune conferma l’intensificazione delle azioni di contrasto all’evasione e all’elusione, e l’applicazione della nuova normativa ISEE, già pienamente operativa per quanto riguarda i servizi educativi, come è stato approfonditamente esaminato in una apposita commissione. Il nuovo Isee consentirà anche controlli più puntuali, al fine di garantire a parità di entrate per il Comune una più equa distribuzione del prelievo e dell’accesso ai servizi in funzione della capacità contributiva del nucleo familiare. Le parti sottolineano il ruolo fondamentale svolto dai CAF in questo percorso di adozione del nuovo ISEE. Relativamente alle eventuali risorse derivanti dalle azioni di contrasto all’evasione e all’elusione, si concorderà la destinazione nel momento in cui le cifre accertate ed incassate saranno note.
Per quanto riguarda le spese correnti i sindacati hanno espresso in particolare condivisione per le scelte strategiche della Giunta, evidenziando l’importanza della decisione di incrementare in modo significativo gli stanziamenti dedicati alla manutenzione ordinaria e straordinaria della città e al sistema di welfare cittadino in campo educativo, scolastico e socio assistenziale. Si è inoltre concordato che fin dall’inizio del 2016 debba essere posta una particolare attenzione all’evoluzione delle risorse previste in campo nazionale e regionale per interventi di contrasto alla povertà. Le misure presenti in questa direzione nella Legge di stabilità 2016 e nel bilancio regionale 2016 possono infatti incrementare anche nel nostro Comune in maniera significativa le risorse finalizzate a questa decisiva emergenza sociale ed economica, destinata ad allargarsi anche per la diffusione del lavoro povero. Su questa importante tematica si è preso l’impegno di confrontarsi al più presto per progettare un sistema integrato di interventi di contrasto alla povertà che renda l’utilizzo di queste risorse efficace ed equo e nello stesso tempo permetta, con una visione complessiva delle risorse, omogeneità di trattamenti e interventi il più possibile coordinati tra loro.
Per quanto riguarda le spese di investimento le organizzazioni sindacali esprimono condivisione per le scelte strategiche dell’Amministrazione, sottolineando in particolare il loro contributo per assicurare una ripresa economica, l’aumento dell’occupazione e per garantire un’adeguata manutenzione straordinaria della città.
L’Amministrazione si impegna a continuare il proficuo confronto fino ad ora svolto già a partire dall’inizio del prossimo anno, per tenere conto delle novità della Legge di stabilità e dei riflessi che questa avrà sul bilancio comunale. Si condivide in particolare l’idea di un bilancio ” dinamico”, che caratterizzi sempre di più’ la contrattazione sociale e territoriale come qualcosa di non legato solo al momento dell’approvazione dello stesso ma all’eventuale evoluzione delle risorse disponibili e ai bisogni dei cittadini e delle cittadine che di volta in volta emergono. Il Comune si impegna inoltre a continuare il confronto sui tavoli giù attivati e sulla progressiva estensione nell’applicazione del nuovo Isee ai servizi socio assistenziali e di edilizia pubblica.
Le parti convengono di proseguire il confronto sugli accordi già sottoscritti (a partire da quello sugli appalti, da quello sull’emergenza abitativa e sugli anziani) e su quelli da avviare sui temi contenuti nella piattaforma delle organizzazioni sindacali, dagli assetti istituzionali, alle società partecipate, alle politiche di genere, auspicando un forte coordinamento anche a livello metropolitano per adottare politiche omogenee e coerenti. A tal proposito, in coerenza con le funzioni della Città metropolitana, si condivide fin da subito con le organizzazioni sindacali che tra gli obiettivi prioritari della Città metropolitana ci sia quello di arrivare alla stazione appaltante unica, scelta in grado di contenere la spesa liberando risorse necessarie per ulteriori interventi, al fine di garantire maggiore trasparenza su tali processi”.