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Essere giovani a Seul, così come a Bologna: il punto di vista di tre fotografi emergenti

Dal 23 dicembre al 10 gennaio il bookshop del Foro Boario ospiterà una mostra di tre nuovi talenti della fotografia ‘scoperti’ da Fondazione Fotografia Modena. Si tratta di Giovanni Matera, Emanuela Palazzi e Filippo Venturi, tutti e tre selezionati attraverso le letture portfolio riservate ai fotografi emiliano-romagnoli che si sono svolte nel finesettimana del 21/22 novembre scorso al Foro Boario. La mostra, ad ingresso libero, sarà inaugurata mercoledì 23 dicembre alle 18. L’ingresso è libero.

Giovanni Matera (1986, Gravina di Puglia), si è specializzato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, città dove tuttora risiede, per poi avvicinarsi anche alla fotografia, con studi presso lo SpazioLabò. Il lavoro che espone al Foro Boario si intitola ‘Voglio bere tutta l’acqua del mondo in una sola sorsata’ e intende documentare in maniera emotiva situazioni tratte dai ‘sottoborghi’ di Bologna: realtà spesso considerate degradate, ma pervase da grande creatività. “Queste foto sono le persone che amo, che incontro – spiega Matera -. Questo è il mio diario”.

L’idea di fondo di un diario sottende anche il lavoro di Emanuela Palazzi (1968, Cattolica), intitolato ‘Col tempo’, che l’autrice definisce “una raccolta di frammenti di memoria, un soliloquio intessuto di dolore e desiderio”. La Palazzi ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e al CFP Albe Steiner. Affianca il lavoro di grafico alla ricerca fotografica. Nel 1998 è stata scelta per una residenza artistica presso la Djerassi Foundation in California. Nel 2003 ha vinto la borsa di studio Movin’up del Gai per un progetto da svolgere nel Vermont.

Filippo Venturi (1980, Cesena) è un fotografo e un videomaker. Ha pubblicato suoi lavori in varie riviste, tra cui Internazionale, Vanity Fair, Io Donna, Marie Claire, La Repubblica, Geo Magazine. Al Foro Boario presenta ‘Made in Korea’, un reportage sui giovani della Corea del Sud, un tempo un paese molto povero e arretrato, oggi estremamente avanzato in ambito tecnologico, in cui sono richiesti modelli estetici omologati e la competizione è fortissima a tutti i livelli. Tra gli effetti collaterali, l’alcolismo, l’isolamento sociale e un elevato numero di suicidi.

La mostra di Matera, Palazzi e Venturi sarà aperta fino al 10 gennaio con gli stessi orari di apertura della mostra ‘Fotografia Contemporanea dall’Europa nord-occidentale’: da mercoledì a venerdì ore 15 – 19; sabato e domenica dalle 11 alle 19. L’ingresso è libero.

















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