“Il tema della sicurezza resta al primo posto delle preoccupazioni e dell’impegno dell’amministrazione, poiché siamo di fronte a serie minacce nei confronti dell’incolumità dei cittadini e, benché l’attività di repressione da parte delle Forze dell’ordine sia in aumento, i dati sulle denunce relativi al 2014 hanno certificato una situazione di permanente criticità”. Ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli assicurando che l’amministrazione comunale “continuerà in ogni sede a rivendicare il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine, così come insiste sullo sblocco delle assunzioni della Polizia municipale, per le quali il Comune ha già pronte le graduatorie”.
Lo ha detto rispondendo, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 17 dicembre, all’interrogazione di Antonio Carpentieri (Pd) sulla sicurezza in città. Il consigliere ha evidenziato un peggioramento della situazione in città in termini di reati e ha chiesto se è vero che gli organici della Polizia di Stato siano inferiori a quelli previsti, a causa del blocco del turnover, se il Comune di Modena intende intervenire, per quanto di sua competenza, direttamente con la Prefettura e la Questura per verificare l’effettiva congruità degli organici rispetto alle tabelle del 1989 e a che punto è il tavolo per rivedere gli organici a livello nazionale. Il consigliere ha infine chiesto se l’Amministrazione intende verificare lo stato dell’esperienza del poliziotto e carabiniere di Quartiere nel centro storico e nei quartieri periferici per rendere possibile un effettivo rilancio della sua presenza.
Il sindaco, ricordando i provvedimenti inseriti nella legge di stabilità, tra cui lo stanziamento di 50 milioni per dotazioni e attrezzature, di 150 milioni per la cyber security e i 35 milioni previsti per anticipare al 2016 le assunzioni di personale di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, ha osservato: “Seguiremo gli sviluppi della legge per capire la ricaduta sui territori con la convinzione che i dati collochino Modena tra le aree del paese più meritevoli di attenzione e risposta”.
Muzzarelli ha inoltre spiegato che di razionalizzazioni nelle competenze e nella riorganizzazione delle forze di polizia si sta discutendo a livello nazionale ed è auspicabile che nel prossimo futuro, ogni corpo di polizia possa essere potenziato seguendo una vocazione precisa ed evitando di accavallarsi.
Per quanto riguarda le figure del Poliziotto e Carabiniere di Quartiere, oggetto di analisi in Cabina di regia nell’ambito del Patto per Modena Sicura, in presenza delle attuali criticità di dotazione organica, oggi sono impiegate soprattutto nel contrasto dei reati predatori. “Pertanto, in un ottica di coordinamento, integrazione e specializzazione delle attività di presidio del territorio – ha precisato il sindaco – si è preso atto che, per numerosità e presenza articolata sul territorio, la Polizia municipale porta su di sé una maggiore responsabilità in termini di polizia di prossimità, anche se per noi ciò non significa rinunciare a chiedere uno sforzo analogo agli altri corpi dello Stato”. Ne consegue una riorganizzazione sul territorio e modalità operative diverse rispetto al passato, tra cui l’estensione dei turni notturni e una serie di attività come i1 potenziamento dei percorsi appiedati e del del nucleo di prossimità che ora utilizza anche le nuove tecnologie (tablet e social network); un secondo ufficio denunce al posto di polizia di viale Molza; servizi in aree critiche e su fenomeni specifici; attenzione alle frazioni e utilizzo della rete dei volontari della sicurezza che ora sono 193.
L’interrogazione è stata trasformata in interpellanza e sul tema è intervenuto anche Marco Bortolotti del M5s, che ha espresso la sensazione “di un livello di sicurezza non sufficiente e di una situazione sempre più critica. Tutti stanno dichiarando che esiste confusione nei ruoli ai vari livelli, che porta via tempo. È necessario che la nostra Amministrazione incida in questi tavoli facendo uno sforzo per liberare il più possibile le risorse che non riusciamo a sbloccare e che potrebbero consentire di fare qualcosa in più”.
Nella replica, il consigliere Carpentieri si è detto soddisfatto su molti punti: “Il supporto delle Amministrazioni locali in una fase temporanea può andare bene, ma il tema della Polizia di prossimità deve rimanere in mano allo Stato. Non può essere delegato definitivamente anche questo pezzo di sicurezza urbana; vigiliamo e cerchiamo di tenerlo come supporto al fianco di altre attività che il Comune svolge”.