Saranno esposti a Roma dal 18 dicembre al 20 gennaio 2016 allo Spazio Corner D del Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Sono i progetti selezionati tra quelli che hanno partecipato a “Dab6 – Design per Artshop e Bookshop”, bando lanciato dall’Ufficio Giovani d’arte del Comune di Modena, promosso da Gai (Circuito giovani artisti italiani) e sostenuto dal Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo).
In mostra nella capitale i migliori 34 progetti e prototipi per oggetti destinati alla commercializzazione in artshop e bookshop dei musei italiani, frutto dell’intuizione di 26 creativi di età compresa fra 18 e 35 anni. Eterogenea la natura dei lavori, che spaziano da gadget e strumenti per cancelleria fino a prodotti gastronomici, passando per abiti e accessori, offrendo una panoramica ampia e articolata delle infinite declinazioni che il design sa assumere.
All’inaugurazione, che si svolge venerdì 18 dicembre alle 18.30 al Maxxi, partecipa Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, e dei direttori della sezione Arte, Anna Mattirolo, e Architettura, Margherita Gruccione. Per Modena sarà presente il vicesindaco e assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza, e per il Gai il segretario nazionale Luigi Ratclif, che interverranno insieme a Fabio De Chirico, della Direzione generale arte e architetture contemporanee e periferie urbane, e Manuel Roberto Guido, della Direzione nazionale musei.
“Il fatto che anche nel 2015 la mostra di Dab, giunto alla sesta edizione, parta da un importante museo nazionale di Roma – sottolinea l’assessore Cavazza – evidenzia la dimensione nazionale dell’iniziativa modenese, cresciuta valorizzando la creatività giovanile con il sostegno all’autoproduzione e all’incontro tra giovani designer, aziende e pubblico”.
I progetti esposti sono stati selezionati dalla commissione presieduta da Michele Zini dello Studio ZPZ Partners di Modena e composta da Sandra Tucci, della Direzione generale arte e architettura contemporanee e Periferie urbane del Mibact, Francesca Condò della Direzione nazionale musei Mibact e da Luigi Ratclif del Gai. Oltre alla possibilità di esporre in un museo importante come il Maxxi, diversi progetti sono stati premiati e a undici dei selezionati è andato anche un sostegno economico per trasformare l’idea in realtà. Il Premio Speciale Mibact “Sezione Contemporaneo” (del valore di duemila euro) è stato assegnato a Davide Tuberga (Bologna, 1987) per il progetto “RPCO – Rapid Process for Concave Objects”, che presenta non solo l’oggetto di design finito (una serie di tazze e tazzine), ma anche il dispositivo necessario alla sua produzione: una speciale stampante 3D che lavora con l’argilla, ideata dallo stesso giovane designer.
Il Premio Speciale Mibact “Patrimonio Culturale” (anch’esso di duemila euro), dedicato ai lavori ispirati alla ricchezza del panorama storico-artistico italiano, è stato invece ripartito e assegnato ex aequo a Michela Bortolozzi (Venezia, 1986) e Federico La Piccirella (Modena, 1986). La prima ha presentato “Kit Enjoy Italy: Enjoy Venice”, stampo per “lecca-lecca” che richiama le forme di elementi architettonici peculiari della città lagunare. Un oggetto scelto dalla commissione “per la sua semplicità e quindi immediata fattibilità, ma anche per la visione di scala che propone: può infatti essere adattato per ogni città italiana, proponendosi come oggetto al tempo stesso unico e massivo”. Un valore, quest’ultimo, che la commissione ha riscontrato anche nell’altro progetto premiato: “Memories” di Federico La Piccirella, che presenta il classico gioco del Memory, costruito sul repertorio iconografico di un singolo museo, oppure di una singola mostra.
La commissione ha assegna inoltre un totale di settemila euro a undici creativi, in forma di sostegno alla realizzazione dei loro progetti: mille euro a Michela Bortolozzi, Federico La Piccirella, Maddalena Vantaggi, Alessandra Benigno con Davide Negro, Noemi Romano e Jessica Russo; 500 euro, invece, a Ilaria Bortolussi ed Emanuela Stocco.
(Immagine: Maddalena Vantaggi, “di(af)fetti” Linea di ceramiche di recupero che fa dei difetti di cottura seme di nuova bellezza. Cotto, acrilici e inchiostro a freddo. Dimensioni variabili)