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Il sindaco di Mirandola, Benatti interviene sulla vicenda di presunte irregolarità nella consegna delle comunicazioni referendarie ai cittadini

Maino-Benatti«Il mancato raggiungimento del quorum al referendum cittadino, sta facendo dare i numeri ai grillini locali e non solo che, non si sa bene sulla base di quali elementi o quali complessi calcoli statistici, continuano ad affermare che il 20 per cento dei mirandolesi non avrebbe ricevuto la comunicazione della consultazione referendaria. E ovviamente accusano il Comune minacciando ricorsi a destra e a manca. In realtà, stando ai primi accertamenti effettuati dall’Amministrazione comunale con Poste Italiane, la percentuale di chi non ha ricevuto la comunicazione sarebbe intorno all’1 per cento, quindi assolutamente fisiologica e non influente ai fini del risultato, una situazione che si è verificata anche in altre consultazioni elettorali.

Le comunicazioni dirette a tutte le famiglie in cui era presente almeno un elettore, ovvero 9.171 lettere, sono state consegnate, già imbustate ed affrancate, lo scorso 30 novembre al centro di distribuzione di Poste Italiane di Mirandola. Poste Italiane, mediante mail, aveva comunicato al Comune, che la consegna delle informative elettorali era iniziata giovedì 3 dicembre e che si sarebbe conclusa, su tutto il territorio comunale, lo scorso 10 dicembre. Inoltre le informazioni generali sulle modalità di voto sono state diffuse anche attraverso tre numeri consecutivi dell’Indicatore Mirandolese, il periodico dell’Amministrazione comunale distribuito ad ogni famiglia e pubblicate inoltre sul sito internet del Comune.

Quindi nessun complotto, nessun boicottaggio, ma solo una formula già utilizzata anche in altri appuntamenti elettorali. Non si è raggiunto il quorum soltanto perché una congrua maggioranza di Mirandolesi ha capito che il referendum sull’Ospedale era una bufala, che ha fatto spendere inutilmente denaro pubblico».

 

 

















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