Si spostano con propri mezzi spaziando in varie province, entrano nei supermercati “imbottendo” gli abiti che indossano con merci (generalmente punte di parmigiano, superalcolici e prodotti di bellezza) per poi uscire dopo aver pagato generi di basso valore spendendo pochi euro. Questo l’identikit dei predoni dei supermercati che agiscono in squadre ben organizzate saccheggiando gli scaffali dei supermercati con cadenza pressoché quotidiana. L’altra sera però una batteria di questi malviventi all’ennesimo colpo è incappata nei carabinieri di San Polo d’Enza che l’ha presa recuperando la refurtiva asportata, costituita da superalcolici per alcune centinaia di euro e riconducendo agli stessi un furto nello stesso supermercato commesso qualche giorno prima, dove erano state asportate creme di bellezza per 1.500 euro. Si tratta di tre rumeni 30enni (2 uomini e una donna) che sono stati denunciati alla Procura reggiana dai Carabinieri di San Polo d’Enza con l’accusa di furto aggravato e continuato.
L’altra sera i 3 hanno agito come di consueto: hanno caricato i carrelli di superalcolici per alcune centinaia di euro per poi posizionarsi in un area appartata e occultare le bottiglie sotto gli abiti. Erano ignari di essere stati riconosciuti dai commessi come 3 ladri: il sistema di video sorveglianza infatti li aveva ripresi alcuni giorni prima all’interno dello stesso supermercato trafugare prodotti per bellezza per oltre 1.500 euro. Quando hanno materializzato di essere stati scoperti hanno abbandonato la refurtiva dandosi alla fuga: sono stati però rintracciati dai carabinieri di San Polo d’Enza allertati dai derubati che li hanno quindi denunciati.
Si tratta senza ombra di dubbio di una banda specializzata in tali tipi di colpi come dimostrerebbe il fatto che a fine Novembre gli stessi sono stati beccati ad Alessandria compiere un furto analogo. Per questo motivo le indagini dei Carabinieri proseguono, partendo dall’analisi dei filmati dei supermercati della zona, per accertare come sembra emergere la responsabilità della banda in altri analoghi colpi nel reggiano.
