Sono 20 le opere pittoriche esposte in ospedale a Baggiovara e realizzate da 10 artisti provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato alla seconda edizione della Biennale d’arte contemporanea organizzata dall’associazione culturale ‘Artisti di Bottega’ .
Il Premio Estense Arte quest’anno se lo è aggiudicato Alfredo Pini, artista mirandolese trapiantato a Ferrara, classe 1958, con i due quadri Senso unico e Big bang. Il trofeo – realizzato dalla ceramista specializzata nella tecnica raku, Carla Costantini – è stato consegnato oggi, venerdì 11 dicembre 2015, dalla Direzione sanitaria dell’Ospedale S. Agostino-Estense di Modena, e da Franco Bulfarini, presidente degli ‘Artisti di Bottega’, alla presenza dell’Assessore del Comune di Modena, Giuliana Urbelli. Seconda classificata Luisa Guidetti, terzo sul podio, Fabio Angelini.
La seconda edizione della Biennale è stata dedicata alla memoria della professoressa Paola Loria, primario di Medicina Metabolica di Baggiovara scomparsa prematuramente nel 2014, una donna e un medico che ha saputo lasciare nei colleghi e nei pazienti un ricordo indelebile della sua umanità e della sua grande professionalità.
In tanti, nel pomeriggio, hanno preso parte all’inaugurazione della mostra collettiva d’arte che accompagnerà utenti, operatori e visitatori della struttura sanitaria modenese fino alla fine di gennaio. Alla cerimonia di premiazione e all’anteprima della mostra hanno preso parte anche diverse autorità tra le quali anche l’assessore regionale alle Attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma, Palma Costi e l’assessore del Comune di Modena con deleghe alla Coesione sociale, Sanità, Welfare, Integrazione e Cittadinanza Giuliana Urbelli.
“È una grande soddisfazione – sottolinea Anne Marie Pietrantonio, per la Direzione Sanitaria dell’ospedale – ospitare la seconda edizione del Premio Estense Arte. Un’iniziativa importante prima di tutto per la sua unicità, dal momento che è la prima esperienza, a livello nazionale, di un premio d’arte conferito in un ospedale pubblico. Penso che un ambiente di cura arricchito da forme di espressione artistica favorisca il benessere dei pazienti e migliori l’accoglienza delle strutture sanitarie. Ringrazio quindi gli autori per aver scelto questo contesto per esporre le loro opere. Un pensiero va anche al fatto che, quest’anno, il premio è dedicato alla memoria di Paola Loria, una donna medico che è stato in grado di lasciare in eredità a tutta la nostra comunità ospedaliera valori importanti che accompagnano, quotidianamente, il nostro lavoro”.
“In una città ricca di creatività come Modena i luoghi per l’arte sono fondamentali ed è importante che l’arte possa anche uscire dai circuiti tradizionali, come gallerie o musei. Portare opere d’arte in un luogo particolare, come un ospedale, ha quindi il grande merito di contribuire alla diffusione della cultura e dell’arte e alla sua fruizione da parte di un vasto pubblico. Al tempo stesso, l’intento è quello di umanizzare e rendere più confortevoli gli ambienti ospedalieri, luoghi di cura, ma anche luoghi pubblici ove può trovare spazio l’iniziativa culturale e sociale della comunità. In un approccio che vede al centro il cittadino paziente nella sua accezione più ampia, la qualità della cura passa anche attraverso l’offerta di strutture funzionali e più accoglienti.A questo penso possano contribuire simili iniziative che veicolano emozioni positive tra chi, pazienti, familiari e personale, ogni giorno frequenta questi spazi” spiega l’assessore comunale Giuliana Urbelli.
“Portare il mondo dell’arte all’interno della struttura ospedaliera – ragiona l’assessore regionale Palma Costi – è un modo ‘alto’ di umanizzare i luoghi di cura, renderli più confortevoli e meno ghettizzanti. Questa iniziativa, come dice Franco Bulfarini, instancabile organizzatore della Biennale, non si fonda su una idea ma su un’idealità: contribuire al benessere psicofisico delle persone malate e rispondere a un’indicazione ormai ampiamente condivisa dalla comunità medico-scientifica. Oggi tutta la sanità si avvia con decisione sulla strada della prossimità territoriale delle cure per un sistema davvero a misura di persona, nella convinzione che è sul territorio che si vince la battaglia per la sostenibilità del servizio sanitario. Con la consapevolezza che la Salute può e deve essere motore fondamentale anche per la ripresa economica”.
“Noi Artisti di Bottega – dice infine Franco Bulfarini – abbiamo selezionato dieci percorsi originali, personalità consolidate o emergenti, nell’ambito della pittura contemporanea, perché questo mondo è tutto fuorché statico. Ringrazio quindi l’Azienda Usl di Modena che ha creduto nel premio e tutti coloro che hanno contribuito con passione e generosità a rendere possibile questo evento”.
Questi gli artisti selezionati per il premio sono: Alfredo Pini (da Ferrara), Angela De Luca (da Tornaco, Novara), Fabio Angelini (da Bologna), Gabriella Teresi (da Napoli), Lucia Sottili (da Firenze), Luisa Guidetti (da Toano di Reggio Emilia), Massimo Po (da Nonantola Mo), Mauro Gambuzzi (da Crevalcore Bo), Serena Martelli (da Castel S. Pietro Terme Bo), Vittoria Arena (da Grezzago Milano). A margine della mostra, alcuni eventi collaterali hanno coronato la giornata dedicata al Premio: un’esposizione personale dedicata alla pittrice Angela Galavotti e alcuni ‘intermezzi’ del chitarrista classico Antonio Molfetta e del poeta Andrea Calzati con recite dell’attrice Stella Busetto. L’evento è stato realizzato anche grazie all’impegno e al contributo dell’associazione Curiamo il Dolore, Sesamo, CIRFood e Cantina Casolari oltre al sostegno del Punto Unico del Volontariato (Puv).