Nella notte tra il 26 ed il 27 ottobre sono entrati all’interno della palestra comunale “Bombonera” mettendola sottosopra e danneggiando tutto quanto è stato possibile danneggiare. Non hanno risparmiato proprio nulla: si sono avventati sui fari dell’illuminazione collocati all’ingresso, poi si sono diretti verso il camino della caldaia, devastando l’impianto di riscaldamento, hanno divelto assi delle bandiere abbandonando vetri rotti a terra, rendendo così anche pericolosa la situazione. Ignoti vandali che ora, grazie alle risultanze dei Carabinieri di San Martino in Rio che hanno condotto le indagini, hanno un nome e un cognome. Si tratta di 5 studenti di età compresa tra i 20 e i 16 anni. I due maggiorenni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, i tre minori a quella per i Minorenni del capoluogo felsineo. Sono tutti accusati del reato di concorso in danneggiamento aggravato.
La mattina del 27 ottobre scorso fu il Presidente della palestra che all’apertura costato i devastamenti. I vandali avevano piegato i supporti delle luci e rotto tre mega fari sui cinque che illuminano la palestra. In alto, i coperchi del riscaldamento, fatti a camino, sono stati buttati e calpestati con i vandali che inoltre hanno divelto l’impianto di aerazione del bagno. I cavi del piano superiore sono stati strappati mentre le aste delle bandiera sono state piegate. L’azione vandalica ha riguardato anche i portabiciclette che sono stati danneggiati. Da subito i carabinieri hanno ricondotto l’azione a giovani in età scolare. Grazie ad alcune testimonianze i carabinieri hanno indirizzato le attenzioni investigative nei confronti degli odierni 5 giovanissimi indagati nei confronti dei quali sono stati raccolti incontrovertibili elementi in responsabilità. Sono quindi stati tutti denunciati per danneggiamento aggravato in concorso. L’aspetto più raccapricciante che sta emergendo nel corso delle indagini è costituito dal fatto che i diretti interessati abbiano agito per il mero gusto di divertirsi.