Da un corso di formazione all’interno del carcere minorile fino alla possibilità di preparare e servire un pranzo sotto la guida di Mirko Gadignani, famoso chef che segue anche l’alimentazione dei giocatori del Bologna Fc: è successo a una decina di ragazzi dell’Istituto penale per i minorenni di Bologna durante il tradizionale pranzo in occasione delle festività natalizie.
A raccontarlo è Desi Bruno, Garante regionale delle persone private della libertà personale, tra la ventina di invitati dell’evento promosso dalla direzione dell’Istituto e dal Fomal, l’ente che realizza percorsi formativi legati alla ristorazione all’interno del Pratello: la struttura, riferisce la Garante, alla data di ieri ospitava 24 ragazzi, per la quasi totalità stranieri (2 soli italiani) e maggiorenni (solo 4 i minorenni).
“I percorsi formativi mirati, consentendo ai giovani detenuti di acquisire una specifica professionalità, sono una risorsa fondamentale- commenta la figura di garanzia dell’Assemblea legislativa- che, una volta terminata la detenzione, può permettergli di accedere al mercato del lavoro, come già si verificato per alcuni, proprio nel settore della ristorazione”.
Tra i presenti, accolti dal direttore dell’Istituto Alfonso Paggiarino, oltre a rappresentanti delle Fondazioni Carisbo e Delmonte – finanziatrici del progetto – anche il magistrato di sorveglianza presso il tribunale per i minorenni di Bologna, Luigi Martello, la dirigente del Centro giustizia minorile per l’Emilia-Romagna e Marche, Silvia Mei; la dirigente del centro di prima accoglienza e della comunità pubblica per i minori, Immacolata Pisano, la responsabile del servizio sociale per i minorenni, Teresa Sirimarco, Giovanni Schiavone, dirigente dell’Ufficio scolastico V ambito territoriale di Bologna, Valeria Bonora, direttore dell’area ricerca e sviluppo di Fomal e Paola Mambelli, dirigente istituto alberghiero IPSSAR di Castel San Pietro.