Si è tenuto nei giorni scorsi, presso l’Aula Magna dell’Accademia Militare di Modena, l’incontro “Panico, Paura, e Sport”, a cui hanno partecipato 300 ragazzi provenienti dall’Istituto Professionale “Cattaneo-Deledda”, dall’Istituto Tecnico “Guarini” e dal Liceo “Wiligelmo”, tutti di Modena.
Con questo progetto – frutto della collaborazione tra la “Onlus Pronto Intervento Panico” e il “Club Panathlon di Modena” – si intende sensibilizzare i giovani delle scuole su temi che per pudore o vergogna spesso vengono tenuti nascosti. Inoltre è necessario non sottovalutare il problema del Panico, che può condizionare fortemente la nostra vita, ma da cui si può guarire.
Moderati dalla giornalista di TRC, Federica Galli, sono intervenuti la presidentessa della “Onlus Pronto Intervento Panico” Barbara Prampolini, il pilota aeronautico Clemente Ingenito (ex Top-Gun), la tennista Adriana Serra Zanetti (38° del ranking mondiale) e l’ex pallavolista e commentatore tv Andrea Lucchetta (Campione del Mondo 1990 e 3 World League consecutive 90-91-92).
A fare gli onori di casa è stato il Comandante dell’Accademia, Gen. Salvatore Camporeale che ha ricordato come i valori che si insegnano in Accademia siano molto simili a quelli dello Sport. “La paura fa parte del nostro lavoro – ha sottolineato il Generale Camporeale – ma la conoscenza dei propri limiti e l’addestramento ci aiutano ad affrontarla e a superarla, anche nelle situazioni più difficili”.
“Gli attacchi di Panico – ha ricordato Barbara Prampolini, presidentessa della Onlus Pronto Intervento Panico – sono una vera e propria malattia di cui si conosce ancora pochissimo, nonostante colpisca circa 10 milioni di italiani, sempre più spesso giovani e giovanissimi. Si può guarire rivolgendosi a neurologi o psichiatri specialisti in disturbo di panico, affrontando eventualmente una terapia cognitivo-comportamentale e svolgendo una regolare attività fisica”.
“Ogni giorno volano nel mondo 8,6 milioni di persone in oltre 99.000 voli aerei – ha affermato il pilota aeronautico Clemente Ingenito – e la paura di volare colpisce oltre la metà dei passeggeri, principalmente donne, tra i 20 e i 45 anni. Ora esistono tecniche per superare la paura del volo, ma è fondamentale conoscere i propri limiti e non vergognarsi di accettare le proprie debolezze. Usando una metafora legata allo sviluppo tecnologico attuale, la velocità non serve a nulla se non si conosce la destinazione”.
La paura di non farcela, l’ansia della prestazione, del risultato colpiscono tutti, anche sportivi di professione. Ne ha parlato la tennista Adriana Serra Zanetti, prima italiana a raggiungere i quarti dell’Australian Open, ricordando l’attacco di panico che colpì Mardy Fish agli US Open del 2012 quando non riuscì a scendere in campo contro Roger Federer e da allora la sua carriera si interruppe. “Le situazioni di disagio – ha affermato la Serra Zanetti – vanno condivise con le persone che ci stanno vicine, allenatori, famigliari e amici; il primo passo per superarle è riconoscere che esistono”.
Andrea Lucchetta, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza del gruppo e del sostegno tra compagni di squadra. “Chiedere aiuto in caso di bisogno, che si tratti di sport o attacchi di panico, non è affatto sintomo di debolezza – ha ribadito Lucchetta – ma al contrario può consentirci di vincere una partita o superare ansie e difficoltà, prima che sia troppo tardi”.