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Al via ‘iMove’, network europeo per la mobilità internazionale di studenti e allievi della formazione professionale

Un network per progettare a livello europeo strategie comuni sulla mobilità internazionale fornendo percorsi e metodologie che possono essere replicati in altri contesti locali, regionali e nazionali. E’ l’obiettivo di “iMove – Innovation for MObility in VEt” il progetto europeo, di cui la Regione Emilia-Romagna è capofila, che vuole creare le condizioni necessarie alla realizzazione di processi di mobilità europea per studenti e allievi della formazione professionale, quali strumenti ordinari per lo sviluppo del concetto di cittadinanza europea e l’acquisizione di conoscenze.
“Un progetto – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro e all’Università Patrizio Bianchi, che ha seguito ad Amburgo l’iniziativa di presentazione di ‘iMove’ – che vuole utilizzare l’innovazione dei meccanismi di cooperazione basati su un approccio sistemico per rispondere alle esigenze di mobilità di studenti e lavoratori mettendo a punto un sistema che possa offrire uguali opportunità”.
Il progetto parte dalla consapevolezza che molti enti di formazione e istituti scolastici non possono sempre fornire opportunità di mobilità agli studenti a causa della mancanza di competenze interne per la progettazione e gestione o a causa dell’apporto volontario ma sporadico degli insegnanti. La mancanza di una strategia comune e stabile per la mobilità internazionale in un certo territorio può impedire una equa distribuzione delle opportunità di mobilità per le persone. Questa iniziativa, che ha una dotazione finanziaria di quasi 800 mila euro, confronta fra i vari partner europei, le condizioni istituzionali e operative ottimali per promuovere in modo stabile ed omogeneo, a livello locale e regionale, le opportunità di mobilità internazionale per studenti, lavoratori, giovani imprenditori e persone in cerca di occupazione che oggi la programmazione comunitaria 2014-2020 intende offrire.
Il partenariato, costituito da 11 enti (in particolare, enti pubblici locali, scuole e centri di formazione professionale) operanti in 7 paesi dell’Unione Europea (Inghilterra, Svezia, Germania, Spagna, Polonia, Belgio e Italia), ha come ulteriore obiettivo quello di ricercare le migliori pratiche per un monitoraggio comune dei tassi di mobilità internazionale degli studenti di scuole ed enti di formazione professionale a livello locale/regionale e per facilitare la progettazione dei progetti di mobilità attraverso un database condivisosulle possibili imprese ospitanti. Sarà inoltre elaborata una proposta di costituzione di una rete associativa europea che promuova il coordinamento delle piattaforme localiistituite per la promozione delle mobilità internazionali.

















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