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“Campo in festa senza sprechi”, a Campogalliano un patto contro lo spreco alimentare

Cena-Popoli-CampogallianoDomenica 29 novembre, a conclusione della Cena dei Popoli che ha visto la partecipazione entusiasta di 150-200 persone al palazzetto dello sport di via Mattei, le principali realtà associative che organizzano eventi pubblici a Campogalliano (Polisportiva, ProLoco, Oratorio “Sassola”, oltre al Comune) hanno sottoscritto un patto contro lo spreco alimentare. L’impegno riguarda nello specifico l’organizzazione delle feste pubbliche.

Gli enti firmatari si assumono la responsabilità di ridurre la quantità complessiva dei rifiuti, incentivare e facilitare una corretta raccolta differenziata, contrastare la cultura della sovrabbondanza a tavola, riutilizzare e distribuire il cibo avanzato al termine di ogni evento, fare acquisti consapevoli prediligendo i prodotti locali e stagionali, infine di promuovere il patto presso altri gruppi d’interesse.

L’idea di uno specifico Patto anti-spreco aveva preso corpo già all’inizio dell’anno. Il 26 febbraio scorso il Consiglio Comunale di Campogalliano ha infatti approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna l’amministrazione a promuovere e ridurre gli sprechi in ogni attività pubblica. Più di recente, il 30 settembre, è stato il Consiglio dell’Unione Terre d’Argine a dare mandato alla Giunta di firmare la Carta di Milano, il documento che rappresenta l’eredità culturale di Expo 2015. Le associazioni di Campogalliano hanno deciso di proseguire questo percorso, confrontandosi fra loro, condividendo alcune criticità e scegliendo insieme di sottoscrivere un patto per migliorare concretamente la gestione del cibo e dei rifiuti nell’ambito delle proprie attività.

La Cena dei Popoli di Campogalliano, organizzata e animata da un folto gruppo di ragazzi volontari, è stata l’occasione per rendersi conto dell’iniqua distribuzione delle risorse del pianeta e capire come dietro alle statistiche che riportano i morti per fame e malnutrizione, ci siano persone in carne e ossa. Ai partecipanti è stata assegnata a caso una nazionalità, a ciascuno è stato chiesto di immedesimarsi nell’abitante del Paese di riferimento.

A conclusione della cena, il parroco don Andrea Garuti ha animato un scambio di riflessioni collettivo. La sindaca Paola Guerzoni ha invece sottolineato come “ogni persona, nella veste di semplice cittadino, può e deve fare di più per avere a cura dei temi che questa bella iniziativa, promossa dalle giovani generazioni, ha messo in evidenza: lo spreco di cibo e acqua, le disuguaglianze fra le varie aree del pianeta, la chance che ognuno di noi ha di fare qualcosa in concreto per una maggiore sostenibilità”.

 

















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