Il Tar di Bologna con la sentenza di venerdì 27 novembre ha respinto definitivamente il ricorso di Discovery Sport Planet contro il Comune di Modena per l’affidamento temporaneo dell’area sportiva ex Cnh avvenuto lo scorso anno. Sulla questione si erano succedute decisioni del Tar e del Consiglio di Stato sulle istanze cautelari che ora sono superate dalla sentenza di merito che, appunto, ritiene infondato il ricorso.
La sentenza sottolinea la piena legittimità dell’operato amministrativo del Comune nell’affidamento provvisorio per un anno dell’impianto sportivo, rientrato nel patrimonio del Comune dopo la rinuncia da parte di New Holland (oggi Cnh Industrial), in vista di un’aggiudicazione attraverso una procedura di evidenza pubblica che, poi, si è effettivamente svolta nei mesi scorsi. Oggi l’impianto di circa 42 mila metri quadrati è affidato in diritto di superficie per 30 anni a una cordata formata da Csi Servizi, Wesport Modena (società partecipata al cento per cento da Uisp), Polisportiva Sacca, Panaro Modena e Cedas Modena. Si è trattato dell’unica offerta presentata nella gara pubblica e il Tar nella sentenza evidenzia la mancata partecipazione di Discovery.
I giudici amministrativi, inoltre, dopo aver ricordato che “era giustificato e consentito dall’attuale legislazione” l’affidamento diretto, senza gara, per garantire la gestione provvisoria dell’impianto, ricordano come al ricorrente fosse stata garantita la prosecuzione della propria attività. Mentre per la gestione del bar, concessa al ricorrente in esecuzione dell’ordinanza del Consiglio di Stato, il Tar osserva che “i locali sono stati tenuti chiusi” e che l’amministrazione ha quindi “proceduto alla revoca della concessione stessa, con un provvedimento che non risulta essere stato impugnato”.
