Un incontro con i presidi delle scuole superiori modenesi si è svolto venerdì 27 novembre nella sede della Provincia per discutere, tra l’altro, della proposta di Programmazione territoriale dell’offerta di istruzione e riorganizzazione della rete scolastica della provincia di Modena per l’anno scolastico 2016/17 che sarà discusso dal Consiglio provinciale lunedì 30 novembre. Hanno partecipato Gian Carlo, Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, Silvia Menabue, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale e Emilia Muratori, consigliere provinciale con delega all’Istruzione.
La proposta prevede, tra l’altro, la fusione dei licei classici modenesi Muratori e S.Carlo e degli istituti Volta e Don Magnani di Sassuolo e un nuovo indirizzo turistico nella sede di Pievepelago del Cavazzi di Pavullo.
«Abbiamo constatato una sostanziale adesione alle proposte contenute nel programma – sottolinea Muzzarelli – che puntano a rilanciare l’istruzione classica a Modena, creare un polo di eccellenza per l’istruzione tecnica e professionale a Sassuolo e un nuovo indirizzo a Pievepelago legato alla vocazione turistica del territorio»
Nei giorni scorsi il documento era stato approvato della Conferenza di coordinamento dell’istruzione, alla quale partecipano le scuole, i Comuni e altri enti, e della Conferenza provinciale di concertazione dove sono presenti le associazioni sindacali e di categoria.
Nel corso dell’incontro è stato annunciato che nelle prossima settimane la Provincia liquiderà alle scuole oltre 530 mila euro per far fronte alle spese di manutenzione ordinaria e per le spese economali.
Con questo contributo la quota liquidata nel 2015 alle scuole sale a oltre un milione e 130 mila euro come previsto dalla convenzione tra Provincia e istituti.
Muzzarelli su questo tema ha evidenziato le difficoltà finanziarie dell’ente a causa dei tagli confermati dalla legge di Stabilità attualmente in discussione.
«La scuola e la viabilità restano le nostre priorità – ha aggiunto Muzzarelli – ma con questi tagli il prossimo anno non saremo in grado di approvare il bilancio, come avvenuto per gran parte del 2015, con conseguenti gravi difficoltà per la funzionalità dell’ente».