L’incendio del capannone nell’azienda agricola dei fratelli Chiletti di Albareto, il furto di 180 forme di Parmigiano Reggiano al caseificio Reggiani di Castelfranco Emilia, il blitz alla cantina Vezzelli di Modena. Per non parlare dei furti quotidiani di gasolio agricolo e attrezzature, spesso non denunciati dagli agricoltori.
È allarme criminalità in agricoltura, come denuncia la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi: «Gli imprenditori agricoli sono esasperati, manca la percezione di sicurezza in chi vive nelle campagne. I casi Chiletti, Reggiani e Vezzelli sono la punta di un iceberg, i casi più eclatanti di una situazione generale che sta diventando sempre meno gestibile. Penso al gasolio agricolo, alle macchine e alle attrezzature agricole, ai prodotti di chi fa vendita diretta: gli agricoltori sono presi di mira e i danni sono ingenti. Tra furti e atti vandalici, negli ultimi sei mesi stiamo assistendo ad un crescendo a dir poco preoccupante. Ancora più preoccupante – prosegue Bergamaschi – è pensare alla natura di questi furti. Non si tratta di ladri isolati e sprovveduti, ma di bande organizzate, che sanno perfettamente come agire, cosa rubare e dove piazzare il bottino. Il furto al caseificio Reggiani ne è l’esempio perfetto».
La presidente di Confagricoltura Modena chiede maggiore tutela per gli agricoltori: «Vivere in campagna sta diventando pericoloso e i sistemi di sicurezza installati non sono sufficienti. Le forze dell’ordine fanno il loro dovere nel migliore dei modi e a loro va il nostro grazie, ma devono essere potenziati i presidi, per evitare che la situazione peggiori ulteriormente».