Presentata venerdì 27 novembre la nuova, importante collaborazione tra Fondazione CR Carpi e Centro studi, documentazione e ricerca ‘Paolo Borsellino’, alla presenza di Rita Borsellino e Giuseppe Schena, rispettivamente presidenti delle due realtà che iniziano così un percorso comune all’insegna della cultura della legalità.
“La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”: è sulla scorta di queste parole del magistrato vittima di mafia che nacque, nell’ottobre del 2011 a Palermo, il Centro studi, ricerche e documentazione Sicilia/Europa ‘Paolo Borsellino’, con il fine di promuovere attività finalizzate alla conoscenza, emersione e sviluppo di pratiche di impegno educativo, sociale e culturale atte a valorizzare prassi di ‘memoria operante’ e nuove iniziative pedagogiche.
Ispirando la propria azione agli insegnamenti del giudice Paolo Borsellino, che appunto nell’educazione individuava quel fattore strategico di crescita civica, umana e culturale indispensabile per il superamento della subcultura mafiosa, il Centro pone tra le proprie finalità la conservazione e divulgazione delle fonti documentarie e delle testimonianze di esperienze didattiche sorte su territorio siciliano e ispirate a innovativi modelli di più ampio respiro europeo; la raccolta, produzione, digitalizzazione e messa in rete di materiali informativi e documentazione nel campo della legalità democratica; la promozione della ricerca scientifica sul terreno di nuovi disegni di progettualità volti ad incrementare pratiche di cittadinanza attiva, governo partecipato, cooperazione ed integrazione; organizzazione di attività culturali, di studio e di formazione finalizzate ad accrescere e diffondere il patrimonio di una cultura dell’incontro, della condivisione e della pace.
Facendo dell’educazione in generale e di quella alla legalità in particolare uno dei suoi principali ambiti d’intervento, la Fondazione CR Carpi ha così deciso di finanziare l’attività del Centro studi, sviluppando insieme ad esso una progettualità condivisa, pur nel rispetto della totale autonomia decisionale e operativa dello stesso. A tal proposito sorgerà a Carpi la prima sede del Centro studi al di fuori della Sicilia. Sede che, di concerto con quella palermitana, si occuperà in primo luogo di custodire e divulgare il materiale relativo all’attività del giudice Borsellino e, più in generale, di promuovere progetti sul tema della legalità, con particolare attenzione ai giovani, sia in ambito locale che nazionale.
Avvenimento questo tanto più importante se si considera come il territorio emiliano e quello della provincia di Modena e Reggio Emilia nello specifico siano stati, anche recentemente, al centro di inchieste che hanno purtroppo evidenziato la capillarità dell’infiltrazione, quando non del radicamento della criminalità organizzata, grazie anche alla connivenza di sino a poco tempo fa insospettabili rappresentanti del territorio, dalla politica alla stampa, passando per gli ordini professionali.
Commenta Rita Borsellino, presidente del Centro studi: “Ha inizio qui la collaborazione tra il Centro studi, documentazione e ricerca ‘Paolo Borsellino’ e la Fondazione CR Carpi. Il Centro studi custodisce documenti, materiale audiovisivo e quant’altro raccolto nei 23 anni successivi alle stragi del ’92, che testimonia un progressivo e profondo cambiamento della società, resa consapevole dai gravissimi fatti accaduti sul territorio siciliano. Tutto questo patrimonio, conservato e valorizzato, è divenuto ‘memoria operante’ per concorrere a costruire una società più consapevole e responsabile. Il Centro mette a disposizione esperienza e materiali per contribuire a formare e accrescere la consapevolezza di un fenomeno che purtroppo negli anni è dilagato e ha contaminato territori che ne sembravano immuni come, per esempio, quello modenese.”
“Per assolvere al meglio ai propri compiti, la Fondazione – spiega il Presidente della Fondazione CR Carpi Giuseppe Schena – non può mancare di porsi in ascolto del territorio, cogliendone necessità e stimoli. Di qui, la decisione di intervenire, con maggior determinazione rispetto al passato, sul tema della legalità. Investire con continuità su questi aspetti, come la Fondazione ha deciso di fare attraverso un piano quadriennale, significa dunque mettere a disposizione del territorio un importante punto di riferimento per tutti gli operatori – enti pubblici, scuole, associazioni e singoli cittadini – interessati a fornire il proprio contributo. La scelta del Centro studi Paolo Borsellino non è, a questo proposito, casuale. Oltre a mantenere viva la memoria del giudice, infatti, il Centro che ne porta il nome ha, tra le sue vocazioni quella, per noi importantissima, di operare per la sensibilizzazione e la formazione delle giovani generazioni. Avere dunque l’onere, e l’onore, di ospitare a Carpi la prima sede del Centro studi situata al di fuori della Sicilia, rappresenta una scommessa sul futuro, nostro e delle generazioni a venire, futuro sul quale le mafie pongono invece un’inestinguibile ipoteca”.
Per ulteriori informazioni consultare i siti internet www.fondazionecrcarpi.it, www.centropaoloborsellino.com e le pagine Facebook Fondazione CR Carpi e Centro Studi Paolo Borsellino.