“Sono 29 i nuovi defibrillatori che nelle prossime settimane saranno assegnati ad altrettanti impianti sportivi comunali. Se consideriamo che 17 strutture ne sono già dotate e che nove gestori che otterranno in donazione un defibrillatore doteranno a loro carico un secondo impianto in gestione, entro brevissimo tempo la copertura complessiva arriverà a 55 impianti sui 64 totali di proprietà o in uso al Comune”. Lo ha annunciato l’assessore allo Sport del Comune di Modena Giulio Guerzoni, rispondendo in Consiglio comunale, giovedì 26 novembre, a un’interrogazione presentata da Grazia Baracchi (Pd) che chiedeva appunto “a che punto fosse l’installazione dei defibrillatori negli impianti sportivi comunali e quali azioni di informazione, confronto e coordinamento tra società sportive e gestori siano state realizzate dall’assessorato allo Sport”.
La maggior parte dei nuovi defibrillatori, ha spiegato l’assessore Guerzoni, arrivano grazie all’impegno di Holacheck Srl, azienda che opera nell’ambito dei servizi a sostegno delle aziende di trasporto pubblico, che ne ha donati 20, insieme all’iscrizione a corsi di formazione per 40 operatori, due per ciascun strumento donato. Altre sei macchine sono messe a disposizione, in comodato d’uso, dall’Azienda Usl di Modena, e tre arriveranno grazie ad altre raccolte fondi in corso, tra cui Ciclofficina che ha destinato a questo scopo i proventi dell’asta di biciclette effettuata durante l’ultima domenica ecologica. L’associazione Amici del cuore, inoltre, continua a lavorare sulla formazione.
I defibrillatori sono assegnati agli impianti sportivi sulla base dei criteri approvati, con delibera di Giunta, seguendo un criterio di priorità che vede come primi destinatari gli impianti sportivi di rilevanza cittadina, poi gli impianti sportivi di base. Tra questi, sono stati privilegiati gli impianti frequentati dagli studenti in orario scolastico, dando priorità ai gestori che dispongono anche di un settore giovanile. Nel caso fosse necessario attuare un’ulteriore scelta di priorità, sarà data la precedenza ai gestori che dispongono di almeno due associati già abilitati all’utilizzo dello strumento e infine alle società con il maggior numero di tesserati.
Il decreto Balduzzi del 2013 che ha previsto l’obbligo anche per le associazioni sportive dilettantistiche di dotarsi di defibrillatore entro l’1 gennaio 2016, ha poi aggiunto l’assessore Guerzoni, “è più che condivisibile e da mettere in pratica ma la sua applicazione concreta ha indubbiamente creato qualche criticità nel mondo dello sport di base che a Modena si appoggia in larghissima parte sul volontariato. Fermo restando che l’obbligo, in base al decreto, è in capo alle società sportive, il Comune ha cercato di farsi parte attiva e propositiva per risolvere i problemi, da ultimo, dopo due convegni sul tema, uno nel 2014 e uno a marzo di quest’anno, incontrando tutti i soggetti gestori, lo scorso 9 novembre, in una riunione esplicativa per affrontare insieme la questione in una sorta di alleanza tra società, enti di promozione, che si sono molto impegnati, e amministrazione, che si è assunta il ruolo di coordinamento”.
Nella replica, la consigliera Baracchi si è detta soddisfatta della risposta, sottolineando che “se anche il decreto mette in capo alle società la responsabilità di dotarsi dei defibrillatori, per la particolare conformazione dello sport modenese le palestre sono tante e a disposizione della collettività. È quindi necessario che il Comune continui a governare la situazione, soprattutto per quanto riguarda la formazione che dovrà essere continua tra gli operatori e i tecnici delle società in modo da avere una copertura capillare”.