Per la prima volta dopo tre mesi, l’export delle aziende italiane torna a crescere. Nel mese di settembre, secondo quanto comunica l’Istat, le esportazioni hanno segnato un +1,6%. Nonostante questo recupero il terzo trimestre segna un calo del 2,3% sul trimestre precedente. Più pesante il calo dei Paesi extra Ue (-4,2%). Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti. Nel mese di settembre anche le importazioni hanno segnato una crescita congiunturale (+1,1%). Il surplus commerciale ha raggiunto 2,2 miliardi (+1,9 miliardi rispetto al settembre 2014). Nei primi nove mesi del 2015 l’attivo commerciale ha raggiunto i 30,0 miliardi (+56,1 miliardi al netto dell’energia). Le esportazioni nazionali registrano un ampio incremento tendenziale (+4,2%), Incremento sostenuto anche per l’import (+3,7%), specie se al netto dell’energia (+8,3%). La crescita congiunturale dell’export è imputabile all’aumento delle vendite verso i mercati extra Ue (+5,2%), mentre verso l’area Ue si registra una contenuta flessione (-1,1%). Sempre a settembre i mercati che manifestano una crescita dell’export particolarmente sostenuta sono: Stati Uniti (+18,4%), Belgio (+16,1%), Spagna (+12,2%) e Polonia (+11,6%). In rilevante espansione le vendite di autoveicoli (+30,4%), di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici (+8,7%) e di computer, apparecchi elettronici e ottici (+8,6%). In particolare, un forte stimolo alla crescita dell’export proviene dalle vendite di articoli farmaceutici in Belgio e di autoveicoli negli Stati Uniti.