Particolarmente guardingo per cercare di non essere beccato nell’illecita attività di spaccio ha riconosciuto i carabinieri in borghese dandosi alla fuga. Dopo essere stato rincorso e fermato dai militari non ha esitato a scagliarsi contro uno di loro usandogli violenza allo scopo di continuare la fuga e nello stesso tempo preservare l’eroina che possedeva. Con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza e violenza a pubblico ufficiale i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato R.B. 34enne cittadino tunisino in Italia senza fissa dimora noto agli stessi Carabinieri per i suoi precedenti specifici in materia ci compravendita di stupefacenti. Questa mattina comparso davanti al Tribunale di Reggio Emilia ha patteggiato a pena a 1 anno e 6 mesi di reclusione – pena non sospesa – con l’obbligo di presentazione alla P.G.. Se la caverà con una prognosi di 7 giorni s.c. il militare oggetto della gratuita violenza posta in essere dal pusher a cui i carabinieri hanno sequestrato 5 grammi di eroina, 2 telefoni cellulari e un centinaio di euro ritenuti provento dello spaccio anche alla luce dello stato di nullatenenza del clandestino.
L’origine dei fatti ieri, 20 novembre, poco dopo le 14,00 quando una pattuglia dei carabinieri in borghese dell’Aliquota Operativa notava in Via Magenta il 34enne tunisino noto agli operanti per i suoi precedenti in materia di spaccio di stupefacenti. Anche i militari erano noti allo stesso tunisino giacché riconosceva immeditatamente l’auto civetta e i militari in borghese. Per questo motivo si dava alla fuga venendo inseguito dai carabinieri che riuscivano a raggiungerlo e bloccarlo. In tale frangente il cittadino tunisino allo scopo di proseguire la fuga aggrediva uno dei militari cercando di divincolarsi non ricucendovi per il successivo intervento del collega. L’uomo bloccato veniva trovato in possesso di circa 5 grammi di eroina, due telefono cellulari e circa 100 euro in cotanti. Alla luce di quanto accertato il 34enne veniva condotto in caserma e dichiarato in arresto e ristretto a disposizione della Procura reggiana con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Quindi il predetto esito processuale con la condanna del 34enne a 1 anno e 6 mesi di reclusione. Il Carabiniere rimasto poli contuso se la caverà in 7 giorni: tanto la prognosi certificata dai sanitari del competente nosocomio.