Non solo viene multato – più volte – per l’ingresso in una zona a traffico limitato, a cui però è autorizzato ad accedere, ma una di queste sanzioni a distanza di anni finisce addirittura per tramutarsi nel fermo amministrativo di tre mezzi, compreso quello con cui esercita la sua professione di conducente a noleggio.
E’ successo a Bologna al titolare di una società di Verona che effettua un servizio di affitto di limousine, e l’uomo ha chiesto l’intervento del Difensore civico della Regione Emilia-Romagna, Gianluca Gardini, per risolvere il suo contenzioso con la pubblica amministrazione. E così è stato, dal momento che dopo la richiesta di chiarimenti della figura di garanzia dell’Assemblea legislativa, l’ente ha provveduto all’annullamento dei verbali in sede di autotutela e alla cancellazione dell’ingiunzione di pagamento.
Già nel 2008 e nel 2009 – ripercorre la vicenda il Difensore civico – questo signore aveva ricevuto due contravvenzioni poi annullate in autotutela dall’amministrazione, sebbene la licenza rilasciata per l’uso di noleggio di conducente dal suo Comune di origine lo autorizzasse all’ingresso nelle Ztl. L’inconveniente lo aveva spinto poi a fare anche richiesta per l’iscrizione agli archivi di Sirio, il sistema automatico che gestisce gli accessi alle zone a traffico limitato a Bologna.
Nonostante ciò, nel 2011 viene emesso all’autista un nuovo verbale di accertamento, che diventa una ingiunzione di pagamento nel 2013 e a seguire un preavviso di fermo amministrativo. L’uomo prova allora a contattare la Polizia municipale di Bologna per chiedere “la cancellazione della procedura di fermo amministrativo nonché l’archiviazione definitiva del verbale originario in quanto la violazione al codice della strada a cui si riferisce non sussiste”, richiamando anche i due verbali già emessi per lo stesso motivo e poi annullati e ricordando come “il veicolo in causa fosse autorizzato a transitare in Ztl e già iscritto nel Comune di Bologna”.
L’uomo, non ricevendo “alcun tipo di riscontro”, scrive allora al Difensore civico regionale per un parere su “questo interminabile contenzioso che si scontra con un muro di assoluta mancanza di comunicazione con la controparte, a danno del cittadino”. In particolare, sottolinea l’autista, “il Comune di Bologna ha emesso la procedura di fermo amministrativo su ben tre veicoli necessari all’attività d’impresa per una multa non dovuta di 284,02 euro”.
La figura di garanzia dell’Assemblea legislativa ha allora invitato il Comune a “disporre l’annullamento della sanzione e del preavviso di fermo amministrativo in oggetto”: infatti, rimarca Gardini, “la richiesta di iscrizione negli archivi Sirio del veicolo è antecedente all’accesso alla Ztl e pertanto il transito risulterebbe autorizzato”. Inoltre, l’iscrizione del fermo amministrativo appare illegittimo ai sensi della normativa vigente, posto che “l’autovettura è strumentale all’attività di impresa esercitata”.