Il Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 16 novembre, ha approvato con 22 voti favorevoli (Pd, Sel, M5S), 5 astenuti (Forza Italia, Grande Reggio e Lista civica Magenta) la delibera di adesione di Reggio Emilia all’iniziativa internazionale “Mayors Adapt – the Covenant of Mayors Initiative on Adaptation to Climate Change” per coinvolgere le Città, attraverso i loro sindaci e le loro Amministrazioni, nello sviluppo di Azioni sull’adattamento ai cambiamenti climatici e per aumentare la resilienza, cioè la capacità reattiva alle avversità di alcuni settori vulnerabili.
“Con l’adesione al ‘Mayors Adapt’ sugli adattamenti climatici – ha detto l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni, Mirko Tutino – non si sottoscrive un protocollo esclusivamente formale. Il tema dei cambiamenti climatici è spesso considerato come una questione per soli ambientalisti, con immagini evocative sulla desertificazione dell’Africa, il ritiro dei ghiacciai sulle Alpi o gli orsi polari costretti a nuotare per lo scioglimento della calotta di ghiaccio del Polo Nord. In realtà se pensiamo alla frequenza con la quale si allagano i sottopassi, ai quartieri della nostra città che non hanno mai avuto problemi di allagamento, alla tutela di bambini e anziani nei periodi di calore intenso o a sistemi di informazione della popolazione durante le calamità climatiche, ci rendiamo immediatamente conto di come il cambiamento del clima tocchi anche contesti come il nostro. Il protocollo che viene portato in Consiglio comunale rappresenta questo, uno strumento per promuovere azioni concrete e accedere a canali di finanziamento nazionali o europei”.
LE AZIONI IN CAMPO – Con l’adesione al ‘Mayors Adapt’, il Comune di Reggio Emilia – che già ha svolto diverse politiche affini nell’ambito del precedente Patto dei sindaci di cui il nuovo accordo rappresenta per vari aspetti uno sviluppo – si impegna a compiere e rendicontare progressivamente una serie di azioni.
In generale, l’impegno collettivo è caratterizzato da un nuovo obiettivo di riduzione di almeno il 40% delle emissioni di CO2 entro il 2030 (nel Patto dei sindaci la riduzione era del 20% entro il 2020); la mitigazione e l’adattamento attraverso l’integrazione del Patto dei sindaci con il Mayors Adapt; la portata globale, aprendo la partecipazione alle autorità locali di tutto il mondo.
In particolare, sono diverse le azioni previste dal Comune di Reggio Emilia sul fronte dell’adattamento ai cambiamenti climatici, in accordo con gli enti e i soggetti preposti alla gestione delle diverse situazioni meteorologiche, ambientali e della Salute.
Oltre alla raccolta dei dati per la costruzione di un quadro complessivo sul tema, si prevede una collaborazione con i portatori di interesse locali per sviluppare azioni progettuali coordinate, in particolare con Ausl di Reggio Emilia e Azienda ospedaliera, Protezione civile, Servizio tecnico di Bacino, Bonifiche, Aipo, Iren, Arpa sezione provinciale di Reggio Emilia. Si svolgeranno azioni di prevenzione e intervento in caso di eventi estremi, quali il censimento delle situazioni critiche, la pulizia degli alvei, la verifica dello stato di casse di espansione ed argini, i drenaggi stradali, sistemi ad hoc di allerta, l’adeguamento delle reti fognarie, la revisione dei parametri di progetto delle nuove infrastrutture, la comunicazione sui comportamenti da adottare.
Sistematica anche la programmazione in merito agli eventi estremi del periodo estivo, come le alte temperature e l’umidità elevata, sui quali si sta lavorando sul fronte della gestione dell’allerta rispetto alla popolazione anziana, dell’incremento del verde in ambito urbano, di una nuova pianificazione urbana per un approccio innovativo nella costruzione dei nuovi edifici.
Il ‘Mayors Adapt’ prevede infatti di:
· valutare i rischi e le vulnerabilità potenziali del territorio, connessi ai cambiamenti climatici, come base per definire le misure di adattamento in ordine di priorità;
· individuare, valutare e dare la priorità ad azioni di adattamento mediante lo sviluppo e la presentazione di una Strategia di adattamento locale, identificando chiaramente le responsabilità e le risorse, e presentando azioni di adattamento entro due anni dalla firma dell’impegno di adesione;
· monitorare e valutare regolarmente i progressi compiuti;
· riferire con cadenza biennale sull’attuazione dell’iniziativa;
· adeguare progressivamente la strategia di adattamento locale e riadattarla di conseguenza.
Lanciato dalla Commissione europea nel 2014, il ‘Mayors Adapt’ segue il modello del Patto dei sindaci, adottato dal Comune di Reggio Emilia nel 2009, dove era stato prodotto il relativo Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes).
L’obiettivo del nuovo accordo ‘Mayors Adapt’ è coinvolgere le città – soggetti che incidono direttamente e capillarmente sull’Ambiente e il Territorio – sul tema del cambiamento climatico, sostenendole in un’azione coerente in materia di mitigazione e adattamento. Se infatti gli Stati membri dell’Unione europea ricoprono un ruolo fondamentale per lo sviluppo di piani nazionali, è a livello locale che i Comuni possono programmare azioni concrete, agendo come ‘fattori chiave’ per l’attuazione delle politiche di adattamento.
L’iniziativa vuole infatti aiutare le città a intraprendere azioni contro gli impatti dovuti a eventi meteorologici estremi, ondate di calore, esondazioni, siccità e problemi di salute pubblica, che si verificano nonostante gli sforzi per la mitigazione delle emissioni. Si tratta quindi di creare nuove politiche e azioni, valutando come prevenire o limitare gli impatti causati dai cambiamenti climatici presenti e futuri, per adattarsi a un clima che è cambiato e che è destinato, nei prossimi anni, a evolvere ulteriormente.
In linea con la Regione Emilia-Romagna, Reggio Emilia è impegnata da anni sul tema dei cambiamenti climatici, non solo con l’adesione al Patto dei sindaci, ma anche all’interno del progetto europeo ‘Life’, che ha come obiettivo la contabilizzazione delle emissioni climalteranti e i gas serra, attraverso l’ideazione di uno specifico inventario e il monitoraggio dell’impatto delle politiche e delle azioni locali, che si integra con le attività previste dal Patto dei sindaci.