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Emanuela Scribano alla Fondazione San Carlo per riflettere sul ruolo dell’immaginazione nella riflessione filosofica moderna

Venerdì 13 novembre proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Immagine. Storia e teoria di un’esperienza filosofica, ideato dal Centro Culturale. L’incontro di venerdì dal titolo Il mondo dell’immaginazione. Forme di conoscenza nel pensiero filosofico moderno è a cura di Emanuela Scribano, docente di Storia della filosofia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Membro del Consiglio scientifico del Centro interdipartimentale di studi su Descartes, Scribano ha dedicato le sue ricerche alle trasformazioni delle teorie della conoscenza e delle concezioni teologiche nel pensiero filosofico europeo tra il tardo medioevo e la prima età moderna. In particolare, ha indagato la relazione tra scienza e metafisica nella tradizione cartesiana e il ruolo dell’immaginazione in Spinoza. Si è occupata inoltre del teologo e riformatore religioso Fausto Sozzini, di cui ha curato la pubblicazione delle opere. Tra i suoi scritti recenti: Angeli e beati. Modelli di conoscenza da Tommaso a Spinoza (Roma-Bari 2006); Guida alla lettura dell’«Etica» di Spinoza (Roma-Bari 2008); Guida alla lettura delle «Meditazioni metafisiche» di Descartes (Roma-Bari 2010); Macchine con la mente. Fisiologia e metafisica tra Cartesio e Spinoza (Roma 2015).
Il rapporto tra immaginazione e conoscenza è uno dei temi più dibattuti nella riflessione filosofica di età moderna. Nel Seicento autori come Cartesio e Spinoza considerano l’immaginazione una fonte di conoscenza falsa e inadeguata e per questo la contrappongono in modo esplicito all’intelletto. Il sapere prodotto dall’immaginazione è infatti ritenuto un sapere erroneo, frutto di percezioni soggettive del mondo esterno e di idee derivanti dall’esperienza casuale, perché non sottoposte all’esame razionale della mente. Bisognerà attendere l’affermazione della filosofia idealistica per una decisa rivalutazione del concetto di immaginazione, a cui sarà associata un’inedita funzione conoscitiva e produttiva.

Spinoza si allinea, alla lettera, alla spiegazione dell’immaginazione comune ai “cartesiani” – spiega Scribano. L’equiparazione tra immaginazione e sensazione viene resa esplicita da Spinoza, che scrive: «chiameremo immagini delle cose […] le affezioni del corpo umano le cui idee ci rappresentano i corpi esterni come a noi presenti. E quando la mente considera i corpi in questo modo, diremo che immagina». Le parole di Spinoza sono quasi le stesse che aveva usato La Forge e che poi saranno di Malebranche per esprimere l’equivalenza, nella percezione, tra immaginazione e sensazione, tutte derivate dalla fisiologia cartesiana. La sensazione – prosegue Scribano – è indistinguibile dall’immaginazione (e viceversa). Non c’è differenza tra la reazione a un oggetto esterno realmente presente rispetto alla reazione a un oggetto esterno solo immaginato. Si spiega così la scomparsa di una teoria della sensazione, e l’inglobamento di tutta la conoscenza di origine sensibile nel fenomeno immaginativo.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, da cui potrà essere scaricata gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell’accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005).

 

















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