“Sul Passante nord occorre decidere una volta per tutte, valutando attentamente anche la proposta alternativa di ampliamento in sede della tangenziale e dell’A14 in modo da decongestionare il traffico del nodo bolognese senza perdere il finanziamento previsto. Non lasceremo affogare Bologna nel traffico e sbloccheremo le infrastrutture strategiche per la regione e per la Città Metropolitana che sono ferme da vent’anni. Questa sarà la legislatura del fare”. L’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, interviene così sul tema del Passante nord e specifica: “Abbiamo concluso la Gara del Ferro, per dotare la regione dei treni nuovi entro la fine della legislatura e aperto il cantiere del People Mover, che collegherà in sette minuti e mezzo la Stazione centrale di Bologna con l’Aeroporto Marconi e ancora sbloccato il cantiere Rfi di Rastignano, per il cui secondo lotto la Regione è pronta a finanziare il progetto. Entro l’anno attendiamo l’ultimo pronunciamento del Cipe per il finanziamento dei 363 milioni di euro per il Servizio Ferroviario Metropolitano e l’aggiudicazione della gara per oltre 150 milioni di euro per i lavori della nuova Porrettana”.
“Abbiamo studiato il progetto preliminare consegnato da Società Autostrade che pur contenendo importanti passi in avanti, mantiene grandi criticità ed un impatto ambientale significativo – aggiunge l’assessore Donini -. Per questo abbiamo concordato con i sindaci dei territori interessati le modifiche definitive al tracciato. A mio avviso serve anche un significativo miglioramento del progetto di banalizzazione del tratto urbano dell’A14 in corrispondenza dell’Aeroporto. Poi c’è il tema delle opere di adduzione e compensazione per il territorio, che ancora non sono state definite e che noi stimiamo in 100 milioni di euro per adeguare la viabilità esistente alla nuova infrastruttura”.
“Ma quello che non si può fare – afferma l’assessore – è pensare a soluzioni provvisorie o palliative che non risolvano strutturalmente il problema del nodo della mobilità bolognese. In particolare non è pensabile che si possa allargare la tangenziale con i soldi del Passante senza realizzare anche un intervento autostradale”.
“A questo punto – conclude Donini – ritengo opportuno chiedere a Società Autostrade di valutare attentamente l’alternativa di ampliamento in sede di entrambe le arterie di traffico, sia dell’A14 che della Tangenziale. Se si rivelasse efficace, più sostenibile e meno costosa, sarei pronto a sostenere tale progetto. Potremmo comunque raggiungere in quel modo l’obiettivo prioritario del decongestionamento del traffico del nodo bolognese. La Città Metropolitana dovrebbe in questo caso ridiscutere il suo sviluppo a nord ma mi pare che sia pronta a farlo. I tempi sono maturi e possiamo prendere una decisione a breve termine. Se avessi fatto questa richiesta un anno fa sarebbe stata l’ennesima dimostrazione di un atteggiamento istituzionale inconcludente o semplicemente dilatorio. Invece abbiamo sostenuto la necessità che si redigesse il progetto preliminare, lo abbiamo valutato ed ora siamo nelle condizioni di comprenderne potenzialità e criticità e valutare alternative ad esso, non sulla base di una suggestione, ma studiando l’efficacia del progetto, studi di traffico, impatto ambientale”.