Sabato 7 novembre si terrà a Bologna “Fare testamento – perché e come lasciare un segno”, il nuovo appuntamento della LAV dedicato a tutti coloro i quali desiderino informarsi e fare chiarezza sulla scelta di dedicare le proprie volontà testamentarie ai diritti degli animali.
Quale futuro sarà riservato agli animali nostri compagni di vita, quando non ci saremo più? Chi si prenderà cura di loro? Potranno ereditare i nostri beni? Come fare per assicurare loro un futuro sereno, accuditi, curati e rispettati come noi vorremmo?
A queste e ad altre domande risponderà il Vice Presidente LAV, Roberto Bennati, con il supporto tecnico-legale del notaio Fabrizio Sertori, sabato 7 novembre a Bologna, presso il SAV Hotel (Via F. Parri, 9) a partire dalle ore 10.00.
Il convegno, realizzato con il patrocinio di ASIGN – Associazione Italiana Giovani Notai – e con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato, sarà l’occasione per esaminare aspetti pratici come, in particolare: cos’è, perché e come si fa testamento, cosa è possibile lasciare in eredità, gli eredi e l’asse ereditario, testamento e donazione, come ricordare una Associazione nelle proprie volontà, come assicurare un futuro sereno ai propri animali.
Nel nostro Paese, sono ancora poche le persone consapevoli dell’importanza di un gesto che può dare molto agli altri senza intaccare il diritto dei propri eredi. Una pratica già molto diffusa nel mondo anglosassone, che consente di ricordare una Onlus e dunque una causa sociale, nella propria eredità, ma che in Italia è ancora un argomento tabù.
Lo dimostra il fatto che la propensione degli italiani a fare testamento (15%) è ancora di gran lunga inferiore a quella degli statunitensi (80%) e dei britannici (50%), anche se i dati mostrano un incremento di oltre il 50% nei testamenti pubblicati in Italia dal 1989 dal 2011 (Fonte: Ministero della Giustizia). Un trend in crescita che sottintende il desiderio di pianificare con maggior certezza il passaggio del proprio patrimonio e il rispetto delle proprie volontà, anche dopo la morte e che trova riscontro nell’incremento del 10%, negli ultimi 10 anni, del numero di lasciti disposti in favore di Onlus. A donare sono soprattutto le donne, oltre il 60%, nella metà dei casi il valore del lascito non supera i 20.000 euro e la domanda più frequente che viene rivolta ai notai, riguarda i diritti dei familiari (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato, 2014). A questo proposito, l’Italia è tra i Paesi che tutelano maggiormente i familiari, infatti, la possibilità di dedicare una parte del proprio patrimonio a favore di cause benefiche non lede i loro diritti, ben garantiti dalla previsione della quota legittima.
Se è vero che il nostro ordinamento prevede specifiche garanzie per il testatore ed i suoi eredi, e che cresce rapidamente il numero degli Italiani che decidono di dedicare la propria eredità a cause benefiche, il testamento è sempre una questione delicata: meglio informarsi per tempo e fare chiarezza sul futuro dei nostri beni e dei nostri cari, anche di quelli a quattro zampe. Assicurare il rispetto delle proprie volontà, rende l’animo più sereno, soprattutto se si ha la possibilità di garantire un futuro sicuro ai propri animali, compagni di una vita intera, ponendoli al riparo dal rischio di abbandono e maltrattamento.
In Italia, infatti, a differenza di altri Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, la Legge non consente di lasciare, in tutto o in parte, la propria eredità agli animali, ma solamente a chi si prende cura di loro, in quanto, purtroppo, nel nostro ordinamento gli animali non sono considerati soggetti giuridici ma “beni” di proprietà. Gli animali, quindi, non possono essere nominati eredi diretti ed esiste la possibilità che vengano assegnati in eredità a qualcuno che non li curi come vorremmo e che si trovino in pericolo, in assenza di specifiche disposizioni.
Il testamento è lo strumento che ci consente di scongiurare questo rischio, facendo sì che i nostri animali ne vengano indirettamente beneficiati, designando come erede diretto una persona fisica o giuridica (associazione o fondazione) di nostra fiducia, che amministri l’eredità e assicuri che l’animale venga accudito e curato in base alle nostre specifiche disposizioni.
“Oltre ad assicurare ai nostri animali un futuro sereno, il testamento in favore della LAV è lo strumento per dare continuità ai valori di una vita, al nostro impegno per i diritti di tutti gli animali, contribuendo alle tante attività e ai progetti dell’Associazione – dichiara Roberto Bennati, Vice Presidente LAV – Attraverso il testamento le nostre volontà diventano eterne, superano il tempo. Esprimerle ci offre una certezza: qualcuno dopo di noi si impegnerà a mantenerle vive” .
La giornata informativa dedicata alle opportunità e alle modalità per contribuire alla difesa dei diritti degli animali, ricordandoli nelle volontà testamentarie, sarà anche l’occasione per avvicinarsi all’Associazione e conoscerne le attività e i progetti, la cui continuità viene garantita anche grazie al contributo dei lasciti testamentari.